Sfregiata dal marito con un coltello rovente

Brutale violenza in famiglia: arrestato dai carabinieri un pregiudicato di 27 anni. La donna ha due mesi di prognosi per le lesioni

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Sfregia la moglie con un coltello da cucina rovente e viene arrestato per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia dai carabinieri della stazione di Molinella. All’origine dell’aggressione da parte di M.G, 27 anni, italiano, ci sarebbe una questione di gelosia.

È accaduto l’altra mattina nel centro del paese: oltre alle gravi ustioni al volto, la donna, 25 anni, visitata dai sanitari, aveva vecchie contusioni e anche fratture, dovute alle continue percosse subite dal marito. Il giovane, pluripregiudicato, è finito in manette dopo la chiamata ai militari della zia della moglie, preoccupata per le condizioni della nipote perché picchiata per l’ennesima volta dal marito. I carabinieri della stazione di Molinella si sono messi alla ricerca della 25enne, madre di quattro figli, per accertare cosa fosse accaduto. Hanno, quindi, trovato la donna nascosta nella casa della sorella, dove si era rifugiata a seguito dell’aggressione del marito. La giovane era sotto choc e con i segni di ecchimosi e gravi ustioni sul viso e sul corpo. Il marito aveva usato un coltello da cucina rovente per ferirla sotto gli occhi del figlioletto di un anno.

Gli altri bambini, in quel momento, erano, per fortuna, fuori casa. Data la gravità della situazione, la vittima è stata trasportata d’urgenza in una struttura sanitaria, dove è stata medicata e ricoverata con una prognosi di sessanta giorni. Poco dopo i carabinieri della stazione di Molinella hanno rintracciato il marito nelle vicinanze. Considerato il pericolo di fuga dell’uomo, gravato da precedenti di polizia e socialmente pericoloso, il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Bologna, Michele Martorelli, ha firmato il decreto di fermo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravissime. Il 27enne è stato quindi condotto in carcere dai carabinieri della stazione di Molinella. Prima che la situazione degenerasse, l’uomo, in passato, aveva già picchiato la moglie.

Nonostante la quarantena dovuta alla pandemia., il giovane ha continuato a essere geloso della moglie. Le controllava continuamente il cellulare per vedere se ci fossero dei messaggi compromettenti. Era convinto che la 25enne avesse una storia con un altro uomo. La donna, invece, doveva occuparsi di quattro figli e, quindi, non avrebbe avuto neanche tempo e modo di intrattenere una relazione. Il marito, accecato dalla gelosia, all’ennesimo messaggio ricevuto dalla consorte, è andato su tutte le furie. Da qui è scattato un raptus di follia, con l’uomo che ha torturato per più di un’ora la 25enne, usando un coltello da cucina rovente.

Le urla della giovane sono state avvertite dai parenti. La zia, infine, ha chiamato i carabinieri della stazione locale per timore che le violenze continuassero. Il tutto di fronte al figlioletto di appena un anno, rimasto in casa durante le torture del padre nei confronti della madre. I carabinieri, come da prassi, informeranno gli assistenti sociali comunali.

Matteo Radogna

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