CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Sgombero in via Agucchi a Bologna, libero lo stabile occupato

La protesta ambientalista contro il Passante si è spenta ieri intorno alle 19. I manifestanti avevano resistito per tutto il giorno asserragliandosi sul tetto.

Gli occupanti lasciano lo stabile scortati dalle forze dell’ordine
Gli occupanti lasciano lo stabile scortati dalle forze dell’ordine

Bologna, 4 maggio 2023 – È iniziato tutto alle 7 di ieri mattina quando le forze dell’ordine hanno blindato l’accesso dell’ex concessionaria di via Agucchi 126 per sgomberare i manifestanti. La struttura era stata occupata lo scorso 14 aprile da alcuni attivisti di area ambientalista in segno di protesta contro la futura realizzazione del Passante di mezzo. Al grido di ‘No Gassante’ e ‘No Pasantaran’, l’occupazione è finita intorno alle 19 di ieri dopo lunghe ore di trattative tra attivisti e uomini delle forze dell’ordine.

Ma facciamo un passo indietro. Lo sgombero dello stabile è partito nella prima mattinata di ieri: a dare la notizia sono stati gli stessi attivisti (circa una decina) che, durata tutta la giornata, si sono asserragliati sul tetto per resistere all’arrivo delle forze dell’ordine. Poco dopo, tramite i loro canali social, i manifestanti hanno invitato chiunque volesse sostenerli a raggiungere il boschetto, in via Zanardi 320, adiacente all’ex concessionaria per un presidio solidale.

Presidio a cui, in poco tempo, hanno aderito decine di persone trasformando l’area in uno spazio con cibo, bevande e musica. Nel pomeriggio, gli attivisti hanno dato vita anche a una ‘biciclettata’ di protesta per poi fare ritorno in via Zanardi. Dopo ore di resistenza, l’occupazione si è spenta intorno alle 19 con i manifestanti che hanno lasciato il tetto dell’edificio liberando anche i locali interni. Lo stabile di via Agucchi 126 si trova proprio lungo il tracciato dell’asse tangenziale-autostrada che sarà interessato dal potenziamento delle corsie. Non solo, si tratta di uno degli immobili espropriati per permettere la realizzazione del Passante. "Lo facciamo perché vogliamo impedire l’allargamento dell’autostrada – le parole degli attivisti al momento dell’occupazione – per il quale sono stati già rasi al suolo interi terreni".

Quello di via Agucchi è uno dei primi sgomberi dopo le recenti occupazioni no stop che hanno interessato la città, come lo stabile di via Raimondi in Bolognina o la ‘Vivaia’ di via della Certosa. Proprio su questo punto, è intervenuto il consigliere leghista Matteo Di Benedetto. "Bene – le sue parole – avanti così con il ripristino della legalità, ora si proceda con tutti gli altri immobili occupati. Bisogna inoltre lavorare per prevenire le prossime che arriveranno: la richiesta chiara che facciamo è che il sindaco prenda posizione e chieda il Daspo urbano su coloro che guidano queste azioni criminose. Si tratta sempre delle stesse persone, con nomi e cognomi, che evidentemente non tengono a Bologna ma pensano di poterla usare come cosa propria e non in un’ottica di bene comune".