Sgombero oggi a Bologna, blitz della Digos in via della Certosa. Lepore: “Valutiamo usi temporanei”

Un centinaio di manifestanti protestano di fronte allo spazio dell’ex serra. Il comitato residenti: “Con gli occupanti per farne un luogo di socalizzazione autogestito”

Bologna, 30 maggio 2023 – La Digos ha sgomberato, su esecuzione di un provvedimento di sequestro della Procura, l’ex serra di via della Certosa, occupata qualche tempo fa da un gruppo di attivisti di area transfemminista anarchica.

All’arrivo della polizia nella “Vivaia”, come era stato ribattezzato lo spazio, c’erano quattro persone, che sono state fatte uscire.

L'immobile sgomberato dalla Digos in via della Certosa, a Bologna (FotoSchicchi)
L'immobile sgomberato dalla Digos in via della Certosa, a Bologna (FotoSchicchi)

Adesso in via della Certosa di stanno radunando dei sostenitori degli occupanti, al momento sono un centinaio.

“Siamo stati i primi a chiedere lo sgombero dell’ex vivaio – afferma il capogruppo della Lega Matteo Di Benedetto – . Da subito abbiamo spiegato in maniera chiara e precisa perché non ci fossero margini di legalità in quello che stava accadendo. Qualcuno ha provato addirittura a sostenere che fosse un fatto positivo. Oggi, finalmente, anche se con ritardo, ha prevalso la nostra linea. È fondamentale che non passi il messaggio che i violenti, che usano la forza per imporsi sugli altri, non possono avere la meglio. Ne va della tenuta del tessuto sociale della nostra comunità”.

Alle 11,25 c’erano ancora quattro persone sulla terrazza dello stabile, mentre sotto un centinaio di persone proseguono il presidio a suon di musica.

Il comitato residenti sostiene l’occupazione

Un nuovo spazio per la Vivaia Tfq e “chiarezza sulle destinazioni d'uso” dell'area di via della Certosa 35. Sono queste le richieste avanzate dal comitato di quartiere Viva la Vivaia, tramite un comunicato stampa, alla luce dello sgombero dell'ex vivaio Gabrielli scattato stamattina.

Il comitato di residenti della zona, "formatosi dentro lo stesso spazio per sostenere l'occupazione e fare luce sulla destinazione futura dell'area -  recita la nota - chiede all'amministrazione chiarezza e trasparenza sull'operazione di perequazione edilizia stipulata con la società Edilbo e chiede la concessione alla Vivaia Tfq di un nuovo spazio tra quelli pubblici nella disponibilità del quartiere alle condizioni proposte dall'assemblea".

L'occupazione dell'ex vivaio “ci ha aperto gli occhi e continuiamo a volerli tenere aperti, perché siamo residenti e proprio per questo portatori di interesse”, scrive ancora il comitato. Il progetto edilizio che insiste su questa area mette a rischio tutto questo”. Per questi motivi “aderiamo, quindi, alla richiesta delle occupanti per un luogo di socializzazione autogestito, perché lo riteniamo innanzitutto un diritto, diritto che esuli dalle regole imposte dal Comune”.

La risposta del sindaco Lepore

In attesa che passi in proprietà al Comune di Bologna, sull'ex Vivaio di fianco alla Certosa “siamo disponibili anche a valutare usi temporanei”, prendendo l'area in carico “prima della firma della convenzione con la proprietà”. A dirlo è il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che interviene così sullo sgombero di 'Vivaia Tfq', rispondendo anche alle sollecitazioni arrivate dal comitato di residenti a sostegno degli occupanti.

“Quello è uno spazio verde - ricorda Lepore – che nell'accordo che stiamo discutendo con la proprietà deve diventare uno spazio per la cittadinanza, uno spazio verde per usi civici”. Nel frattempo, dice il sindaco, “siamo disponibili anche a usi temporanei in attesa che si firmi la convenzione. Ho scritto proprio ieri alla proprietà dicendo che in attesa della sottoscrizione della convenzione siamo disponibili a valutare usi temporanei, quindi a prendere in carico l'area anche prima”. Lepore stima che il passaggio dell'area in capo al Comune possa avvenire “possibilmente tra un anno”. Intanto “siamo disponibili a prenderla in carico anche prima per dare usi civici aperti a tutti”, ribadisce il sindaco.

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