Sgombero via Zago Bologna, scritte offensive contro il sindaco Lepore

"Infame", "nel cofano" i graffiti sono comparsi su alcuni muri della città. Ma la vicesindaca Clancy mantiene linea soft: sgomberi da evitare

Bologna 25 maggio, 2022 – La protesta seguita  allo sgombero in via Zago, nella ex sede di Cesare Ragazzi da parte di frange dell’Xm24,  ha preso di mira  anche il sindaco Matteo Lepore. “Infame“, “Nel cofano“, le scritte tracciate in evidenza su alcuni edifici, in aperta polemica con la linea dura del sindaco che ha ribadito l’auspicio che finisse l’epoca delle occupazioni, ribadendo l’intenzione del Comune di non aprire canali di dialogo con chi le pratica. Pronta la solidarietà del Pd, dal deputato Andrea De Maria ("tutto il mio apprezzamento per la scelta chiara di impegno per la legalità, garanzia dei più deboli e anche prima condizione  del dialogo con tutte le realtà della città") al consigliere regionale dem Stefano Caliandro ("È  grave che si pensi di intimidire in modo antidemocratico l’azione del sindaco in difesa del principio di legalità.  Massimo sostegno al primo cittadino”). Mantiene una linea   ’soft’,  invece, la vicesindaca Emily Clancy: “Gli sgomberi sono da evitare il più possibile. Credo che esperienze come  Xm24 sappiano sopravvivere a uno sgombero“. E sul futuro, non chiude: “Stiamo costruendo le condizioni per avviare un dialogo. Per le  realtà che hanno interesse a collaborare con l’amministrazione o a presentare dei progetti le nostre porte sono aperte“. L’onda disobbediente è iniziata a montare un mese fa, con l’occupazione di un ex locale della municipale in via Fioravanti da parte dei collettivi confluiti nell’associazione BancaRotta. Tra quelle realtà, frange dell’Xm24 il 21 aprile hanno occupato l’ex centro Cesare Ragazzi di via Zago. 

Bonaccini: "Minacce indegne e inaccettabili"

"Indegne e inaccettabili le minacce al sindaco Lepore. Mi auguro gli autori vengano individuati il prima possibile. Matteo siamo con te". Sono le parole di solidarietà da parte del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla luce delle scritte indimidatorie nei confronti del primo cittadino comparse questa mattina su alcuni muri

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