"Signori, troppi elementi Impossibile valutarli tutti"

Calcioscommesse, il tribunale di Cremona ha sancito la prescrizione dei reati "Non possiamo giudicare nel merito episodi, intercettazioni e flussi di denaro"

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di Marcello Giordano

La petizione per chiedere la riabilitazione sportiva di Giuseppe Signori è partita on line e conta già più di duemila firme. A seguito dell’assoluzione con formula piena nei processi di Piacenza e Modena, si muove in massa anche la tifoseria del Bologna, che ieri ha bussato alla porta della procura federale e dell’ufficio legale della Figc, con un comunicato firmato Centro Bologna Clubs, Associazione Percorso della Memoria, tutti gruppi della Curva e Futuro Rossoblù.

"Preso atto delle sentenze che hanno accertato l’innocenza di Beppe Signori rispetto a ogni accusa, chiediamo agli Organi federali competenti di prenderne atto e di valutarne la riabilitazione, revocando la decisione a suo tempo presa da chi di competenza, di valutare la grazia, accogliendo le eventuali istanze che egli formulasse essendo sopravvenuti nuovi fatti che la rendono inconciliabile con ogni principio di giustizia".

Signori fu infatti radiato nel 2012 dal ’Tnas’, ultimo grado della giustizia sportiva, in seguito allo scandalo del Calcioscommesse del 2011, con gli inquirenti di Cremona, nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Bet’, che accusarono l’ex rossoblù di essere uno dei perni in Italia di una ’cupola’ di scommettitori illegali a Singapore.

È di nuovo sul filone dell’inchiesta di Cremona che si gioca la partita della riabilitazione sportiva di Signori, che dopo gli esiti del processo di Modena, sui social ha postato il messaggio "Assolto, assolto, assolto". Le assoluzioni con formula piena sono quelle relative ai processi di Modena e Piacenza.

A Cremona, dove l’attaccante fu rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere, è arrivato invece l’accertamento dell’avvenuta prescrizione dei reati, come riportato in sentenza: "Nella vicenda in esame, l’estrema articolazione dei fatti oggetto del giudizio non permette di operare una semplice constatazione dell’assenza di responsabilità di Signori per il reato lui ascritto. Come emerge dalla stessa memoria difensiva, si tratterebbe di valutare una pluralità di episodi, rapporti tra molte persone (tra di esse e con l’imputato), numerosissime intercettazioni telefoniche, diverse deposizioni, oltre a flussi di denaro ed altre attività patrimoniali. Sono considerazioni incompatibili con l’attuale stato del procedimento e che sarebbe stato possibile effettuare solo all’esito dell’intera istruttoria dibattimentale, previa rinuncia alla prescrizione. Non essendo stata fatta tale scelta, non resta che dichiarare l’intervenuta estinzione del reato".

Nessun proscioglimento, quindi. Ed è anche attorno a questo aspetto che ruoteranno le valutazioni della Figc e del presidente Gabriele Gravina, prima di decidere se concedere o meno grazia e riabilitazione a Giuseppe Signori.

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