"Coi nostri legali ci rivolgeremo agli organi competenti per evitare che il dissesto idrogeologico in cui versa il Sillaro possa in futuro coinvolgere drammaticamente i cittadini della Valle del Sillaro". Tira dritto il Movimento Popolare per Castello guidato da Florio Baroncini che da mesi ormai cavalca questa battaglia cominciata con oltre un’ora di video girato (e pubblicato su Youtube) nel corso di un sopraluogo svolto risalendo il Sillaro nell’autunno scorso. Ha origine proprio da quel sopralluogo filmato anche l’ultimo dei diversi odg presentati (e sempre bocciati) nel corso degli ultimi mesi, quello del 27 febbraio scorso appoggiato dal Gruppo Misto e dal Movimento 5 Stelle, che però non è nuovamente passato visto il secco e compatto ‘no’ della maggioranza.
"Il 27 febbraio il Pd di Castel San Pietro ha di fatto voltato le spalle alla Valle del Sillaro e alla sua ferita più profonda: il dissesto idrogeologico e l’incuria del torrente e dei suoi affluenti. Nell’odg si richiedeva che il sindaco Fausto Tinti firmasse almeno la richiesta di sopralluogo da parte dell’Ente Regionale per la Sicurezza del Territorio e Protezione Civile Settore Idro Geologico.
Questa firma del sindaco è una richiesta esplicita dell’Ente stesso, per dare priorità all’intervento, come da prassi in questo periodo emergenziale; Ente i cui tecnici – sottolinea in un comunicato il Movimento Popolare per Castello -, dopo la visione del video dossier di denuncia del Movimento, si sono detti preoccupati non solo per la pulizia, ma anche e soprattutto per il dissesto idrogeologico che da più di 10 anni nessuno ha seriamente monitorato in modo organico, non essendoci state richieste dalle amministrazioni succedutesi.
Ma a Castel San Pietro, diversamente da altri territori, neanche questa firma è stata concessa e la maggioranza ha votato contro unanime", lamenta il Movimento al quale non bastano "le gloriose dichiarazioni a mezzo stampa della vice presidente della Regione Priolo che ha annunciato la fine dei lavori sul Sillaro in modo generico, senza chiarire che parla di ‘basso Sillaro’, dove magari i sindaci hanno firmato la richiesta di sopralluogo, non raccontando che a monte, dove nascono i problemi, nessuno vuol fare nulla, nemmeno il sindaco Tinti.
E dire che basterebbe rifarsi all’antica saggezza contadina per sapere che i problemi l’acqua li crea scendendo verso valle, non il contrario", è l’ironia con retrogusto amaro del Movimento, che promette di non abbandonare la battaglia e, anzi, avvisa: "Siamo pronti a portare la nostra battaglia non solo tra la gente e le istituzioni della nostra città, ma anche nelle sedi giuridicamente competenti. Stiamo valutando proprio in questi giorni coi nostri legali le forme più opportune e gli uffici più adatti a cui a breve ci rivolgeremo con le nostre istanze". Claudio Bolognesi