REDAZIONE BOLOGNA

Simona Lembi eletta nel consiglio della Scuola di Pace di Monte Sole

Il nome della consigliera del Pd è stato proposto dal capogruppo Calvano per sostituire Marchetti.

La consigliera Pd Simona Lembi

La consigliera Pd Simona Lembi

Sarà Simona Lembi del Pd la nuova rappresentante della Regione nel consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole. E’ stata eletta dall’Assemblea legislativa regionale e subentra a Francesca Marchetti, sindaca di Castel San Pietro Terme ed ex consigliera regionale, decaduta dall’incarico nel momento in cui è uscita dall’assemblea. L’altro rappresentante di viale Aldo Moro nella Fondazione di Pace continua a essere Marco Mastacchi di Rete civica.

"E’ un onore servire l’Emilia Romagna dal contesto della Scuola di Pace di Montesole, ancora di più in questo 80° anniversario della Liberazione: se siamo un Paese libero lo dobbiamo alla Resistenza. Abbiamo saputo trasformare l’orrore della II Guerra Mondiale, drammaticamente molto evidente nella strage di Marzabotto, in una reazione che ci ha permesso di costruire quella democrazia in cui viviamo da 80 anni, in tempo di pace", spiega Lembi, per la quale "dobbiamo lavorare per la pace e farlo insieme con tutti i Comuni e le realtà del nostro territorio, a partire da un lavoro molto solido, come è stata, solo per fare un esempio, l’esperienza dei campi a quattro voci che ha visto confrontarsi tedeschi, italiani, israeliani e palestinesi".

La sua candidatura è stata proposta dal capogruppo del Partito democratico Paolo Calvano, che ricorda l’importanza della Scuola di Pace di Monte Sole e la qualità della candidatura di Lembi. La Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, nata nel 2002, con Legge Regionale, ha lo scopo di promuovere iniziative di formazione ed educazione alla pace, alla trasformazione nonviolenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, razzismo ed ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente. La sua missione si lega al ricordo della strage nazifascista di Marzabotto che nell’autunno del 1944 costò la vita a 770 innocenti.