Sindacati-Lepore, si riparte. "Ma ora i fatti"

Incontro "positivo" a Palazzo d’Accursio, si studia un piano con Hera per frenare il caro-bollette. Bassani (Cisl): "Vietato illudere i cittadini"

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Dopo la schiarita, con il summit messo in agenda il più presto possibile, bisognerà "dare gambe" alle intenzioni. Le parole, chiarissime, sono quelle dei sindacati confederali che ieri hanno incontrato il sindaco Matteo Lepore. La strigliata delle sigle, lunedì ("Tanti annunci dal Comune, ma pochi fatti"), era stata tanto improvvisa quanto inedita per il neo-primo cittadino, e ci volevano ago e filo subito per non disunirsi. La ripartenza c’è, come hanno confermato ieri i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Dopo un paio d’ore di faccia a faccia, i sindacati sono usciti dall’ufficio di Lepore con tre tavoli di lavoro principali da portare avanti (su sanità, caro energia e infrastrutture) ed un giudizio sostanzialmente buono, che però è stato ovviamente rimandato alle valutazioni su come concretamente si compiranno i prossimi passi. Il sindaco, nel pomeriggio, ha confermato gli esiti. "Ci siamo detti di lavorare assieme su alcuni temi per noi prioritari, a partire da questione della sanità e della povertà energetica – ha puntualizzato Lepore –, accelereremo tutti i nostri incontri già dalla prossima settimana, quindi io do una valutazione positiva. La nostra è un’amministrazione che vuole collaborare con i sindacati, il mondo del lavoro. Le critiche? Reagisco come un sindaco che deve vivere sempre con grande capacità di ascolto e voglia di collaborare".

Ieri, tornando ai sindacati, ha parlato di incontro "positivo" anche Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil. "Abbiamo recuperato terreno, ma adesso occorre dare gambe a quanto condiviso oggi. Abbiamo superato lo stallo, altrimenti il rischio che si corre – ha affermato Zignani, chiamando in causa in particolare il nodo energia – è che c’è la protesta e il sindacato, giustamente, deve governarla. Non possiamo lasciare la gente che va davanti a Hera a bruciare e bollette per conto proprio. I cospicui utili di Hera, lo ripeto, andrebbero utilizzati per abbassare le bollette ai cittadini". Bilancio benevolo anche per Maurizio Lunghi, segretario di Cgil Bologna. "In linea di massima direi di sì, anche perchè ci sono tutti gli ingredienti che possono consentire di far venire fuori una buona torta – ha sottolineato –, adesso dipenderà da come riusciamo a metterli insieme". Tutto risolto, quindi? "Avevamo bisogno di evidenziare delle situazioni di rallentamento che a nostro giudizio si erano prodotte e che adesso, impostate con questa metodologia, dovrebbero servire a sbloccare il tutto".

L’incontro, come detto, è servito anche a intavolare un ragionamento sulle misure da prendere a livello locale per il caro-energia, ma "bisogna essere molto chiari con le persone e non illudere nessuno su risposte che non sono nella fattibilità e in mano alla nostra realtà – ha avvertito il numero uno della Cisl, Enrico Bassani –. E’ evidente che non abbiamo le risorse per tornare a costi dell’energia a Bologna come li conoscevamo prima, non abbiamo bacchette magiche di questo genere. Ma dobbiamo dircelo, altrimenti creiamo un’aspettativa che non è giusto creare e bisogna essere molto chiari con le persone, molto onesti con la gente che rappresentiamo". "Il Comune cercherà, attraverso incontri che farà con Hera – ha riferito Zignani – quali sono le possibili soluzioni per andare incontro alle famiglie. Vediamo di avere una proposta per passare la nottata, perchè qui si tratta di passare due o tre mesi, serve una risposta immediata".

Paolo Rosato

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