Distrazione e velocità. Un mix letale sulla strada. Che può essere contrastato, soltanto, con l’aumento di controlli. Ne è sicuro Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale. Da gennaio ad oggi sulle strade di Bologna hanno già perso la vita dieci persone. Tante erano state le vittime lo scorso anno. Se si considera l’area metropolitana, le vittime arrivano a 40, a fronte delle 28 dello scorso anno. Un tributo troppo grande. Che, per Sorbi, si può arrestare soltando aumentando i controlli da parte della polizia locale. Che in città, da gennaio a giugno, ha fermato 9750 veicoli, elevando 1201 sanzioni. "I dati forniti dal Comune confermano in pieno quanto sostengo da tempo – spiega Sorbi –: i controlli stradali della polizia locale sono fondamentali come prevenzione sia di incidenti gravi, sia come deterrente ai comportamenti scorretti dei guidatori. Quest’anno, grazie a questo incremento in città contiamo un 38% in meno di feriti gravi su strada. Purtroppo, il conto in vite umane resta ancora alto".
Tuttavia, è anche l’analisi della tipologia delle sanzioni elevate dalla polizia locale a dare un’ulteriore conferma della lettura di Sorbi: "Le sanzioni principali rilevate – dice – riguardano il mancato uso delle cinture di sicurezza - a trent’anni dall’entrata in vigore della legge -, la mancata revisione del mezzo e il pericolossissimo uso di cellulare durante la guida. Violazioni che possono essere accertate solo con la presenza di agenti. Al quarto posto l’eccesso di velocità. Ci auguriamo che questi controlli proseguano e vedano il coinvolgimento anche delle forze dell’ordine".
Numeri, quelli del Comune, che confermano l’andamento nazionale degli incidenti analizzato dall’Istat. Che ha certificato, nel 2023, come la maggior parte dei sinistri sia dovuto al mancato rispetto di precedenze o semafori (16,3%); il 12% per distrazione del conducente; e l’8,1% all’eccessiva velocità. Un trend che a Bologna è iniziato a notarsi già subito dopo la pandemia, con l’aumento, dal 2021 al 2022, del 34,42% delle infrazioni relative alle violazioni della segnaletica e del rosso: "È il comportamento umano errato sulla strada la causa principale dell’incidentalità – conclude Sorbi –. Oltre l’80% dei sinistri nascono dalla distrazione, causa principale o concausa con l’eccesso di velocità. Ci dimentichiamo di rispettare i limiti di velocità, il semaforo rosso, il diritto di attraversamento dei pedoni sulle strisce pedonali. È fondamentale sensibilizzare tutti gli utenti della strada, dal pedone al camionista, che occorre abbandonare atteggiamenti di bullismo stradale e di road-rage, rabbia e aggressività sulla strada. L’incidente non è quasi mai una fatalità: è conseguenza di un comportamento umano non corretto e non rispettoso delle norme del Codice della Strada".
Nicoletta Tempera