Sos spazio: studenti anche fuori dall’aula

Alle medie Guercino. Metà alunni di una seconda smistati nello spazio ’atelier’. Il preside Porcaro: "È una soluzione provvisoria"

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Il preside Emilio Porcaro

di Federica Gieri Samoggia

Una classe divisa tra aula e atelier, ovvero un’auletta ’bis’ destinata alle attività creative dei ragazzi, separati da una grande porta; un supplente assente perché le nomine sono in corso; uno studente dell’atelier che si piazza sulla porta di collegamento tra le aule con la seggiola e uno che, invece, si piazza direttamente sui gradini che portano al terrazzino esterno. Organizzazione quanto meno insolita quella della 2°E della scuola media Guercino, che "da domani (oggi, ndr), come prima cosa traslocherà in un ambiente più adatto", annuncia il preside Emilio Porcaro, reggente da due settimane dell’Istituto comprensivo 9 di cui la media di via Longo fa parte.

Preside che tiene a sottolineare come "nella 2°E il clima sia di assoluta serenità, con i ragazzi tranquillamente al lavoro". La partenza: 25 gli alunni della classe, che si trova al secondo piano. Molti, forse un po’ troppi per lo spazio cui vengono destinati: un’aula con una grande porta che dà sull’auletta-atelier lì accanto. Dovendo fare di necessità e virtù "ed essendo la settimana dell’accoglienza, per di più con orario provvisorio", spiega Porcaro, le Guercino decidono di smistare i 25 in questo spazio. Ognuno con il suo banco e la sua sedia. Sulla carta tutto bene, perché sono previsti anche due professori in compresenza. "Si tratta, comunque, di una soluzione temporanea", precisa Porcaro.

La carta dice una cosa, dunque, ma la realtà è ben altro. Infatti il secondo insegnante, quello che avrebbe dovuto lavorare con la parte in atelier, non c’è. Assente giustificato, essendo un supplente la cui nomina ancora manca. Non certo un’eccezione, in quanto le assegnazioni, il Provveditorato le sta facendo proprio questa settimana.

Prima falla. Che fare? Spostare studenti e classi in una scuola anti Covid è quanto mai complesso, se non complicato. Per cui, essendo questa la settimana di ‘ambientamento’ in cui si riprende confidenza con la scuola interrotta sei mesi fa, le Guercino lasciano la divisione in due gruppi con una sola insegnante.

Seconda falla: il primo giorno uno studente nell’atelier, volendo guardare meglio ciò che la professoressa stava facendo nell’aula accanto, si piazza con la sedia sulla porta. E lì sta. Il giorno dopo, invece, un altro studente molla la sedia e si piazza direttamente sui gradini interni all’aula, che conducono al terrazzino in cui i ragazzi possono fare ricreazione.

"La scuola è cominciata lunedì – osserva il preside arrivato in corsa – e siamo in una fase di messa a punto, stiamo risolvendo le criticità che via via si presentano". Una sorta di rodaggio, che "ci permette di valutare al meglio l’utilizzo degli spazi, non tutti ottimali per accogliere una classe".

Certo è che, giusto ieri mattina, sono arrivate le celebri sedie rotanti del commissario Arcuri che "ci permetteranno una maggiore flessibilità nell’occupazione degli spazi". Inoltre, "gli insegnanti hanno deciso che questa era una settimana dedicata all’accoglienza degli studenti con orario ridotto, dalle 9 alle 13". Non solo per i primini, quindi, ma anche per gli studenti delle seconde e delle terze, che hanno bisogno di riappropriarsi degli spazi e del tempo scuola.

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