REDAZIONE BOLOGNA

Sostenibilità ambientale, Unibo nella top 10 mondiale

La nuova edizione del ranking GreenMetric, che valuta le azioni delle università: l’Alma Mater prima in Italia per l’ottavo anno. Il rettore Molari: “Fare ricerca e dare l'esempio vanno di pari passo”

L'università di Bologna mantiene il primato nel ranking sulla sostenibilità

L'università di Bologna mantiene il primato nel ranking sulla sostenibilità

Bologna, 12 dicembre 2024 – L'università Alma Mater di Bologna è la più sostenibile in Italia e tra le prime dieci nel mondo. A certificarlo è la nuova edizione del ranking GreenMetric, che valuta le azioni delle università per la sostenibilità ambientale.

Una conferma che arriva per l'ottavo anno consecutivo con il primo posto in Italia e il nono nella classifica mondiale: tre posizioni più in alto rispetto alla scorsa edizione.

Quando aveva partecipato per la prima volta alle rilevazioni di GreenMetric, nel 2013, l'Alma Mater si era piazzata al 183esima in tutto il mondo. Grazie a questo risultato, l'Ateneo di Bologna è anche tra i vincitori dei GreenMetric Awards.

Il commento del rettore Molari

"L'Università di Bologna è orgogliosa di questo risultato, che riconosce il nostro profondo impegno per la sostenibilità e ci sfida a puntare ancora più in alto –commenta il rettore Giovanni Molari – in tempi di cambiamento climatico e crisi energetica, le università sono chiamate non solo a formare e fare ricerca, ma anche a dare l'esempio. Per questo dobbiamo agire in modo responsabile, dimostrando che innovazione e sostenibilità vanno di pari passo, favorendo la collaborazione tra discipline diverse e con partner esterni, creando soluzioni innovative che possano guidare la costruzione di un mondo più sostenibile".

I criteri di valutazione

Varato nel 2010 da Universitas Indonesia, la classifica GreenMetric valuta le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo ambientale, con un'attenzione particolare per il cambiamento climatico, il consumo di acqua e di energia, il riciclo dei rifiuti e la sostenibilità dei trasporti, l'investimento in ricerca e l'impegno nella didattica in queste tematiche.