Spaccio Bologna, linea dura del questore: "Più rimpatri"

Più controlli e operazioni ad hoc per la zona universitaria. Da fine ottobre quattordici stranieri accompagnati ai Cpr ed espulsi su voli charter

Il nuovo questore Isabella Fusiello

Il nuovo questore Isabella Fusiello

Bologna, 23 novembre 2021 - «Gli stranieri che commettono reati non hanno paura dell’arresto. Ma del rimpatrio sì". La strategia del questore Isabella Fusiello per liberare le piazze da spaccio e microcriminalità passa per l’Ufficio Immigrazione: dall’ultima settimana di ottobre sono stati già nove gli extracomunitari irregolari e con precedenti - la maggior parte nordafricani - accompagnati nei Cpr per essere espulsi, mentre altri cinque sono già stati rimandati in patria a bordo di aerei charter appositamente predisposti.

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"Per gli stranieri coinvolti in attività illecite – ha precisato il questore Fusiello – stiamo privilegiando i rimpatri. Visto che di solito, dopo l’arresto, gli spacciatori vengono rimessi in libertà con obbligo di dimora o di firma, all’esito degli sviluppi giudiziari subentra l’attività dell’Ufficio immigrazione. Che, laddove possibile, adotta provvedimenti più incisivi". Ovviamente, questo tipo di iter è percorribile solo nel caso siano in essere, con il paese d’origine della persona di volta in volta interessata dal provvedimento, patti bilaterali che consentano il rimpatrio (come nel caso di Marocco, Tunisia e Nigeria).

Una soluzione concreta, in particolare in relazione agli spacciatori e alle note problematiche della zona universitaria, visto che la normativa che disciplina la lieve entità finisce spesso per mandare in fumo lo sforzo quotidiano degli operatori di polizia, fatto di continui arresti e denunce. Un impegno che in questo mese ha visto una ulteriore accelerazione, "un nuovo modello operativo", come lo ha definito il dirigente dell’Ufficio Volanti Fabio Pichierri. Ossia, un "incremento dei servizi di prevenzione in piazza Verdi e dintorni, con l’impiego di equipaggi aggiuntivi, di unità cinofile e polizia amministrativa, oltre che di pattuglie a piedi, capaci di instaurare un rapporto ancora più diretto con i cittadini, raccoglierne le necessità".

Necessità che spesso trascendono il piano della sicurezza in senso stretto, per riabbracciare un livello più ‘umano’: "Un anziano – spiega Pichierri – ci ha chiesto se potevamo aiutarlo ad attraversare la strada. Una ragazza se l’accompagnavamo a prendere l’autobus, perché si sentiva più tranquilla". Nel concreto, l’attività ha già iniziato a dare buoni frutti, come anticipa il questore: "La situazione sta già migliorando – dice Fusiello –. Non è ovviamente stato fatto tutto e faremo di più, anche perché si avvicina il Natale e le nostre piazze si riempiranno ancora. I nostri servizi proseguiranno, per restituire fiducia ai cittadini, che sono sempre pronta ad ascoltare, riguardo ogni segnalazione di criticità".

Segnalazioni che spesso non riguardano soltanto situazioni di illegalità, ma anche di degrado. "È fondamentale il rapporto tra polizia e cittadini, sensori sul territorio che indirizzano la nostra attività – continua il questore –. Ultimamente ci è stata segnalata la difficoltà dei residenti di via Acri, diventata una sorta di ‘bagno pubblico’. Di conseguenza abbiamo incrementato la nostra presenza e la situazione è andata migliorando. Questa circostanza è sintomatica di una mancanza d i rispetto del vivere civile, uno sfregio alla città e alla comunità, un malcostume che non c’entra con l’illegalità, ma che crea degrado. La maggiore presenza di personale in divisa è un deterrente anche contro simili comportamenti".  

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