Si aggirava nei pressi di un negozio di via Marzabotto, quando è stato riconosciuto e fermato dagli agenti della Squadra mobile. Un volto noto agli agenti quello del quarantaduenne albanese, finito nel 2022 nelle maglie dell’operazione ‘Dado’ che aveva sgominato un gruppo criminale dedito allo spaccio di coca alla Barca. Una trentina i destinatari di misure cautelari, tra cui l’uomo che, però, non era mai finito in carcere, perché ‘fiutata l’aria’ si era reso irreperibile, tornando in Albania. Su di lui, tra l’altro, pendeva anche un ordine di carcerazione per esecuzione di pene concorrenti in carcere pari a 10 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per rapina in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere, estorsione continuata (per 50mila euro, ai danni di un libero professionista), tentato furto aggravato, tutti reati commessi nel Ferrarese. Dopo quei fatti, trasferitosi su Bologna, l’uomo si era dedicato allo spaccio. La sua latitanza, durata tre anni, adesso è finita e per il quarantaduenne si sono aperte le porte della Dozza.
n. t.