Spari in Bolognina, aperta un’inchiesta per lesioni aggravate. I vicini: "Sotto choc"

Alcuni ragazzi feriti dagli spari mentre stavano cenando sul terrazzo di casa

Mattia, uno degli inquilini della casa

Mattia, uno degli inquilini della casa

Bologna, 9 maggio 2023 – La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’impiego di un’arma dopo il ‘far west’ andato in scena in via Andrea da Faenza, in Bolognina, nella notte tra giovedì e venerdì. Quattro i ragazzi feriti, di cui tre medicati sul posto dai sanitari del 118 e uno, colpito all’occhio, trasportato al Pronto Soccorso in codice di bassa gravità.

Approfondisci:

Pedinati e picchiati dalla baby gang a Bologna

Pedinati e picchiati dalla baby gang a Bologna

Ancora sconosciuta l’identità del ‘pistolero’ che avrebbe sparato, probabilmente con un fucile ad aria compressa, una serie di colpi nei confronti del gruppo di giovani che stava cenando e festeggiando sul terrazzo. Resta da chiarire da dove siano partiti i colpi: gli agenti intervenuti sul posto hanno controllato alcune abitazioni del palazzo di fronte dal quale si pensava fossero partiti gli spari, senza però trovare niente.

L’episodio ha suscitato incredulità e paura tra i residenti della zona, ancora sotto choc per quanto accaduto. "Quella sera – le parole di una vicina – ero già andata a letto e non mi sono accorta di niente. Qui ci sono spesso feste, in casa o in giardino, com’è normale che sia essendoci degli studenti. Non ci sono mai stati episodi di questo tipo, anzi la situazione è sempre stata molto tranquilla". Versione confermata anche da un ragazzo residente nello stesso palazzo dove sono stati sparati i colpi: "Ho sentito la festa – dice – ma poi sono andato a dormire e non sapevo di cosa fosse successo dopo. Io vivo qui da nove anni e mai mi era capitato di sentire una notizia del genere, le festa ci sono essendoci molti universitari, ma non hanno mai dato problemi".

Una notte di paura a cui Mattia, studente ventenne che nella notte tra giovedì e venerdì era sul terrazzo, non sa dare spiegazione: "Vivo qui – afferma – da due anni insieme a Nicolò (il giovane che per primo ha raccontato la storia, ndr ) e non ci era mai successo di avere problemi con i vicini, tanto meno che qualcuno ci sparasse addosso. Quella sera eravamo circa una ventina, stavamo festeggiando sul terrazzo e avevamo messo un po’ di musica. Poi all’improvviso una mia amica ha avvertito dolore al fondoschiena, un altro ragazzo a un braccio. Lì per lì pensavamo fosse un insetto, ma poi ci siamo accorti che le ferite perdevano sangue e abbiamo realizzato che qualcuno ci stava sparando con un’arma a pallini".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro