Bologna, lo spazzino di quartiere: "Così aiutiamo i cittadini"

Primo giorno di scuola per gli operatori di prossimità: abbandoni al setaccio Cuomo (Hera): "Sarà il nostro ulteriore punto di contatto con la cittadinanza"

Bologna, 4 luglio 2022 - Ore 12.20 in via San Donato, appena prima della rotonda Sant’Egidio venendo dal centro, sulla sinistra: diversi sacchi dell’immondizia accatastati ai piedi dei bidoni. Ore 15, stesso punto: tutto pulito. Sono gli effetti – certo, sarebbe sempre meglio vedere, a qualsiasi ora, qualsiasi cassonetto non massacrato dagli abbandoni – del passaggio dei nuovi ‘spazzini di quartiere’, coppie di operatori forniti in questa prima tranche della cooperativa sociale ‘La Fraternità’, ovviamente attraverso una strategia precisa orchestrata da Hera.

A Bologna arriva lo spazzino di quartiere (FotoSchicchi)
A Bologna arriva lo spazzino di quartiere (FotoSchicchi)

E oggi sotto raggi del sole come lame, una quarantina di pimpanti spazzini della coop hanno incrociato scope e guanti tra le zone fuori–porta dei quartieri San Donato-San Vitale e Santo Stefano. Li incontriamo in una via Massarenti trafficatissima, con il loro camioncino (dal quale occhieggia la scritta ’E’ arrivato lo spazzino’) parcheggiato all’incrocio con via Pancaldi. Sono in missione per conto di una città che vuole essere più pulita.

"E’ un servizio essenziale – spiega Antonio, in coppia con Alessando –, che occorre assolutamente. Dico anche che le persone potrebbero anche fare più attenzione al giusto conferimento". C’è quindi un tema di responsabilità dell’utenza? "Esiste, noi lavoriamo perché tutto funzioni al meglio – continua Antonio –. E’ un servizio che correttamente va svolto tutti i giorni". In mezzo, alcuni cittadini hanno chiesto informazioni agli spazzini: malgrado il caldo, la curiosità per come viene trattato l’amato ’rusco’ a Bologna c’è sempre. "Le persone ci chiedono di tutto, dagli orari ad altri dettagli", continua l’operatore, che si lascia scappare una battuta: "Se non ci fosse un servizio del genere, staremmo ai livelli di Roma".

Soltanto uno scherzo, non ci sono cinghiali che scorrazzano per Bologna, fortunatamente, e subito di fianco il responsabile dei servizi ambientali di Hera per Bologna, Enrico Cuomo, mette l’accento proprio sul ruolo dello spazzino ‘di comunità’, una sorta di front office all’occorrenza per i cittadini. Pur non essendo assolutamente portatore di un servizio a chiamata.

"In generale lo spazzino di quartiere dovrebbe essere il nostro tramite con Bologna, un vero e proprio punto di comunicazione con la cittadinanza – sottolinea Cuomo –. Questo nuovo servizio che parte oggi si va a sovrappore al resto dei servizi di Hera, un’azione più capillare che si sviluppa in 50 micro-aree sul territorio comunale. L’obiettivo è sicuramente quello di una maggiore capillarità nell’analisi e nella risoluzione dei problemi". Le coppie di operatori puliscono per bene tutti gruppi di bidoni presenti nelle prime aree coperte. Di segnalazioni al Carlino ne arrivano parecchie di abbandoni e malfunzionamenti dei bidoni, da tutte le parti della città, ma il dirigente esclude che ci siano aree della città particolarmente sotto la lente. "In tutta la città ci sono dei punti critici – aggiunge Cuomo –, per noi i punti critici sono tutt’intorno ai cassonetti. Quello dello spazzino è un intervento mirato proprio per questo tipo di criticità, dove rileviamo la maggioranza degli abbandoni". Infine proprio il tema del reato, degli abbandoni. "I servizi a disposizione dei cittadini sono tanti, dalle quattro stazioni ecologiche ai tanti punti dove possono essere conferiti piccoli ingombranti e Raee – conclude Cuomo –. E’ auspicabile che attraverso quest’ulteriore servizio ci sia la possibilità di comunicare ulteriormente ai cittadini tutti i servizi che mettiamo a disposizione".

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