PIERLUIGI TROMBETTA
Cronaca

Spesi 8 miliardi per la ricostruzione nel cratere

I dati della Regione: ripristinate 20mila case e 570 scuole. Riaperte 180 chiese su 321

La ricostruzione degli immobili privati è ormai completata. Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012 e i durissimi mesi che seguirono, i numeri ribadiscono il grande lavoro svolto, grazie un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro, dei quali oltre 7 dei quali già liquidati. Un risultato raggiunto grazie all’impegno condiviso tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali e i cittadini. E certificato dal fatto che il 2025 sarà l’ultimo anno in cui verrà decretato lo stato d’emergenza per l’Emilia-Romagna.

Circa 20mila abitazioni sono state ripristinate e 28mila persone rientrate nelle proprie case; 570 scuole ripristinate o ricostruite ex novo senza che sia mai stata persa un’ora di lezione. Oltre 6.800 piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi sono state rese di nuovo agibili, 3.359 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 2.155 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione. Sono quasi 10mila gli interventi della ricostruzione di edifici privati a prevalente utilizzo abitativo e si attesta a 3,2 miliardi di euro l’ammontare dei contributi concessi per la loro realizzazione. A oggi, la quasi totalità dei cantieri risulta conclusa o prossima alla conclusione: gli interventi ammessi a contributo ma non ancora completati sono il 5% del totale. Circa 1.200 interventi già conclusi e un nuovo bando in corso, per i centri storici, per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali. Delle 441 chiese (479 interventi) inserite nel Programma opere pubbliche e beni culturali ne furono chiuse perché inagibili 321, lasciandone completamente o parzialmente aperte 120.