Spuntano due scheletri nel cantiere in centro, ma i lavori proseguono

Scoperti in via Matteotti. Gli archeologi: "I resti, di epoca medievale, appartengono a una donna e a un bambino"

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Due scheletri di epoca medioevale, una donna e un bambino, che riposavano accanto. E’ questo il rinvenimento fatto martedì durante i lavori di rifacimento di via Matteotti, e che ha immediatamente calamitato l’interesse di quanti transitavano nella zona del ritrovamento, l’angolo tra via Matteotti e piazza Galvani. Come da prassi, i lavori nell’area sono stati immediatamente fermati, anche se, ci tiene a precisare il vicesindaco Andrea Bondi, "di fatto c’è stato solo un piccolo rallentamento, trattandosi di un’area, quella del rinvenimento, abbastanza marginale rispetto al ‘grosso’ dell’intervento".

Ad essere venuto alla luce per primo è stato lo scheletro di una donna, tra l’altro perfettamente riconoscibile come certifica la foto scattata dall’amministratore della pagina Facebook "Sei di Castello se..." Leonardo Piol che ha immortalato gli ultimi passaggi dei primi rilievi effettuati. Il corpo della donna si trovava in piazza Galilei, col corpo rivolto verso via Matteotti, dove ‘sconfinavano’ i piedi. Immediatamente la vigilanza archeologica ("presente in pianta stabile nel cantiere", ha precisato Bondi) ha fermato i lavori, e ha avviato le operazioni atte a far venire alla luce lo scheletro nella sua interezza per poi ipotizzare una prima datazione. Circoscritta l’area, è poi stato allargato il campo delle operazioni, e qualche ora più tardi è stato scoperto anche un altro scheletro, quello di un bambino, che riposava a brevissima distanza dalla donna. Se ottimo è lo stato di conservazione dei due scheletri, non straordinario può essere considerato il rinvenimento in quella zona di Castel San Pietro, quella dell’ex chiesa di San Bartolomeo, visto che proprio lì insisteva un cimitero.

Il ritrovamento, pur certamente affascinante, ha creato sulle prime non poche preoccupazioni nel Palazzo di piazza XX Settembre, dove memori dei tanti intoppi agli ultimi lavori pubblici, qualche amministratore si è fatto scappare un lapidario "ci mancava anche lo scheletro…", nel terrore che il ritrovamento comportasse un nuovo stop ai lavori in via Matteotti. In realtà, ha poi ufficializzato Bondi al Carlino dopo un consulto con la direzione lavori di Hera e gli archeologi, "verranno concluse le verifiche e i rilievi nelle prossime ore, poi le ossa saranno raccolte senza allargare il campo delle ricerche e il cantiere proseguirà senza nessun fermo".

Claudio Bolognesi

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