Attentati in Sri Lanka, il cappellano: "Una donna ha perso la famiglia"

La testimonianza di Don Nevile Perera: "Molti hanno perso dei parenti nelle esplosioni"

Strage di Pasqua in Sri Lanka (Lapresse)

Strage di Pasqua in Sri Lanka (Lapresse)

Bologna, 21 aprile 2019 - Attualmente non risultano vittime tra i parenti dei cattolici cingalesi presenti nella nostra città, a differenza di quanto si era appreso in un primo momento. Lo riferisce da Lourdes Don Christo Viraj, cappellano della comunità, che sta partecipando al pellegrinaggio nazionale dei cattolici cingalesi d’Italia a Lourdes in occasione della Pasqua. A tutti è giunto un messaggio di solidarietà dell’arcivescovo Zuppi, che ha invitato la comunità a pregare per loro in apertura della messa di Pasqua in cattedrale. 

Migration

"Oggi abbiamo detto la messa in fretta, abbiamo paura anche qui, a Lourdes, ci hanno detto che è pericoloso restare radunati tutti insieme. Tra le 20 e le 30 persone del nostro gruppo hanno saputo stamani che i loro parenti, i loro fratelli, le loro sorelle sono morti negli attentati in Sri Lanka". A parlare è don Nevile Perera, cappellano della chiesa S. Maria dei Pellegrini a Roma, punto di riferimento della comunità di fedeli cristiani dello Sri Lanka nella Capitale.

Anche Don Nevile è a Lourdes, insieme a centinaia di pellegrini cingalesi, giunti da diverse parti d'Italia: "Siamo arrivati ieri sera - racconta -, ma stasera saremo già a Roma. Poi domani chi vive e lavora in altre città italiane, ripartirà per tornare a casa. È un momento molto triste: si parla di centinaia di morti, in Sri Lanka hanno chiuso tutte le chiese. Sono in continuo contatto con l'arcivescovo di Colombo, che mi ha aggiornato anche sulle vittime. Molte erano familiari delle persone che fanno parte del nostro gruppo in pellegrinaggio a Lourdes. Le stiamo via via avvisando. C'è una signora che vive a Verona (in un primo momento si era appreso che la signora vivesse a Bologna) alla quale abbiamo riferito che ha perso un fratello, in realtà sappiamo già che ha perso tutta la famiglia negli attentati: glielo diremo un po' alla volta, è una notizia troppo dura da sostenere". La signora, una cinquantenne che vive a Verona da qualche anno con figlia, genero e nipotina, in realtà ha perso anche una sorella e altri due figli che vivevano a Negombo. Sono stati colpiti mentre si trovavano nella chiesa di San Sebastiano. Domattina tutta la famiglia partirà per lo Sri Lanka, per occuparsi dei funerali e stare vicino ai familiari superstiti.

image
image

Intanto Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle comunità islamiche d'Italia (Ucoii), scrive su Facebook: "In un giorno così sacro per i nostri fratelli cristiani, l'ennesimo atto vile e disumano che sconvolge i cuori di tutti noi. Dio possa donare pazienza alle famiglie delle vittime". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro