Stadio Bologna, Merola tira dritto sul restyling. "Anche per Saputo è l’idea giusta"

Il sindaco ha cenato con il presidente rossoblù: "È d’accordo con noi"

Joey Saputo, proprietario del Bologna

Joey Saputo, proprietario del Bologna

Bologna, 11 settembre 2018 – Virginio Merola tira dritto: l’accordo col Bologna sul restyling del Dall’Ara si farà in tempi brevi: “Ci contiamo, abbiamo scelto una procedura che serve ad accelerare”, ribadisce il primo cittadino, che venerdì sera, dopo la partita dell’Italia, si è visto a cena col patron rossoblù Joey Saputo. “È andata molto bene, anche lui condivide la nostra prospettiva ed è a disposizione”, assicura.

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Il prossimo passo sarà fissare l’agenda con il Bfc: all’orizzonte ci sono “almeno quattro incontri tecnici” da calendarizzare per fare il punto su lavori e costi: “Serviranno a capire l’entità finale della cifra, che poi dovrà essere messa a gara”, sottolinea Merola, in stretto contatto anche con l’ad del Bologna, Claudio Fenucci.

Il primo incontro, che vedrà protagonisti soprattutto i tecnici, potrebbe svolgersi già entro la fine della settimana. Ieri sera Merola, ospite di èTv, ha ribadito il concetto: "È la strada migliore per assicurare uno stadio rinnovato a questa città. L’imprenditore Saputo accetta il restyling del Dall’Ara. È una grande occasione, che va colta. Il Comune e il privato lavoreranno insieme".

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Ma perché, gli è stato chiesto, non destinare i soldi ad altre priorità, come scuole, strade o sanità? "Capisco la domanda, vista la crisi che abbiamo passato – ha detto Merola –. Il debito di Bologna però in questi anni è calato. Abbiamo assunto insegnanti e ridotto le tasse. Abbiamo un bilancio solido che ci permette questo investimento. E tutti gli investimenti negli altri settori saranno assicurati, compresa l’edilizia scolastica. Lo stadio è di nostra proprietà, quindi dovremmo comunque intervenire. Toglieremo quella ferraglia gialla, un regalo di Italia ’90, sarà un bene anche per il turismo". Se non ci saranno intoppi, con la gara a settembre del prossimo anno, i lavori potrebbero partire a metà del 2020 per terminare nel 2023.

Lo stadio Dall'Ara di Bologna (FotoSchicchi)

Sull’outlet (cancellato) ai Prati di Caprara, Merola ha spiegato di aver prima ascoltato i cittadini e poi preso una decisione già prevista dai piani urbanistici.

Nel dibattito sullo stadio, intanto, si fa sentire anche Amelia Frascaroli, l’unica consigliera di maggioranza che non fa parte del gruppo Pd: "Vogliamo mettere accanto ai 30 milioni (la cifra stanziata dal Comune, ndr) anche una riflessione sui temi educativi e su cosa significa oggi un luogo di aggregazione come uno stadio, che porta con sé tante forme di violenza diffusa, razzismo e comportamenti diseducativi?".

Sui Prati di Caprara, inoltre, il 7-8-9 novembre si terrà l’istruttoria pubblica nata dalla mobilitazione che ha raccolto oltre 2.500 firme di residenti a difesa della zona. La novità è che per facilitare la partecipazione dei cittadini, l’assemblea aperta comincerà dopo le 17.30 del primo giorno e, in caso di necessità, proseguirà di sabato. Un modo per andare incontro alle richieste del comitato ‘Rigenerazione No Speculazione’. La scelta del Consiglio comunale è stata ‘benedetta’ anche dal Pd: "È un orientamento molto equilibrato, anche se sarà un grosso impegno per tutti", dice il capogruppo dem, Claudio Mazzanti.

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