Stadio Bologna, Malagò: "Investimento molto importante" / FOTO

Il sindaco Merola: "Dateci credito sportivo e non.."

Merola e Malagò si stringono la mano (foto Schicchi)

Merola e Malagò si stringono la mano (foto Schicchi)

Bologna, 20 settembre 2018 - Quello annunciato a Bologna per il restyling dello stadio Dall’Ara di Bologna è “un investimento molto importante”. Lo dichiara il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aprendo in Comune la riunione della Giunta del Comitato olimpico che si sta svolgendo oggi nel capoluogo emiliano. Per Bologna è la prima volta che ciò accade “ma non è mai troppo tardi”, afferma il sindaco Virginio Merola. “Hai perfettamente ragione”, replica Malagò, scusandosi con i cittadini di Bologna e dell’Emilia-Romagna per il “ritardo”.

Lo stadio Dall'Ara di Bologna (FotoSchicchi)

Infatti “sono passati 104 anni da quando fu fondato il Coni e stiamo recuperando”, continua il presidente: Bologna era “in buona compagnia”, ma ora la situazione sta cambiando grazie alle riunioni itineranti: “Una formula fortissimamente voluta dal sottoscritto- sottolinea Malagò - per dare un segnale di testimoniananza della presenza fuori dal Palazzo H in largo de Bosis, la nostra sede storica al Foro italico, e per andare in quella che inelegantemente qualcuno chiama periferia ma che in reltà si chiama territorio, senza il non esisteremmo”. A questo proposito, Malagò segnala che “non ci limitiamo oggi ai nostri lavori di Giunta nel capoluogo della regione. Poi andremo a Rimini per svolgere e vedere le finali del Trofeo Coni, che è il nostro momento più importante, non solo simbolico ma anche fisico” perché si tratta di “una manifestzione che riguarda tutte le regioni italiane ed è sicuramente un fiore all’occhiello”, perché i ragazzi che partecipano “vivono questo momento né più nè meno di un atleta che gioca la finale Champions o di Coppa del mondo”.

LEGGI ANCHE Bologna, lavori allo stadio Dall'Ara. È bufera sui 30 milioni annunciati dal Comune

Tornando alle Due torri, “sappiamo cosa Bologna ha fatto, sta facendo e farà per il sistema sportivo italiano”, sottolinea Malago’. “Apprezzo moltissimo gli investimenti che, credo con grandi sforzi, state facendo per migliorare l’infrastrutturazione sportiva”, continua il numero uno del Coni, che estende il ragionamento a livello regionale e aggiunge: “E’ una scelta che noi apprezziamo, perche’ oggi la qualita’ della vita dei cittadini sicuramente passa anche e soprattutto per quello che si riesce a fare nei luoghi in cui si fa sport”. In più, Malagò sottolinea la disponibilità di Bologna, ad ospitare grandi eventi sportivi nazionali ed internazionali (in quest’ultimo periodo vale per calcio, basket e volley): infatti “abbiamo bisogno di integrare un’offerta che esca fuori dagli schemi” che vedono impegnate “sempre città come Roma o Milano”.

Malagò e Merola (foto Schicchi)
Malagò e Merola (foto Schicchi)

“Dateci credito, sportivo e non...”. Con questo gioco di parole il sindaco di Bologna, Virginio Merola, accoglie in città i vertici dello sport italiano: per la prima volta, infatti, il capoluogo emiliano ospita la riunione della Giunta del Coni, presieduta da Giovanni Malagò. La riunione si svolge nella sala del Consiglio comunale e Merola saluta gli ospiti prima dell’inizio dei lavori. “Lo sport a Bologna continua ad essere qualcosa di autencamente poolare- sottolinea il primo cittadino - che si pratica nei nostri quartieri e coinvolge tantissime famiglie, bambini e giovani”. Di conseguenza, “ospitare la Giunta nazionale del Coni in questa splendisa sala, simbolo della democrazia della nostra città - sottolinea il sindaco - è un grande evento per noi” e “ci onora”. Premesso ciò, “noi continuiamo e vogliamo continuare ad investire risorse pubbliche sullo sport per tutti”, promette Merola. “Abbiamo salvato la piscina dello Sterlino, abbiamo rifatto quella dello stadio a cui stiamo ancora lavorando- continua Merola- stiamo ristrutturando il Paladozza, voluto dal nostro sindaco Dozza, insieme al Coni con un investimento di quattro milioni e vogliamo contribuire con 30 milioni alla ristrutturazione del nostro splendido stadio Dall’Ara”.

A Bologna “troverete cittadini volenterosi e competenti e associazioni capaci e appassionate”, aggiunge il sindaco, rimarcando questo concetto in un periodo storico in cui “la competenza pare a volte un insulto”, perché associata alle “cosiddette elites”. E dunque “contate su di noi. Noi stimiamo la vostra competenza”, conclude il primo cittadino rivolgendosi ai vertici dello sport italiano: “Dateci credito, sportivo e non...”.

Malagò sulle Olimpiadi. "In queste ore mi stanno arrivando un numero impressionante di messaggi e mail da atleti e tecnici: lo sport è compatto". A confessare il sostegno unanime degli atleti italiani alla candidatura dell'Italia per le Olimpiadi invernali del 2026 è il numero uno del Coni Giovanni Malagò. Ma la situazione al momento è in ghiaccio, congelata: "Siamo l'unico paese con un comitato Olimpico prestigioso che non riesce nemmeno a candidarsi- continua dalla sala Anziani di Palazzo D'Accursio. Qualcosa non funziona". Dopo la rinuncia di Torino spinge per non perdere l'occasione: "Fermo restando che continuo a sperare in una candidatura a tre-dichiara Malagò- il Coni ha comunque il dovere istituzionale di promuovere una candidatura del proprio paese".

Avanti, dunque, nella peggiore delle ipotesi con l'asse Milano-Cortina: "Ieri c'è stata una riunione a Losanna-racconta il presidente del Coni- e ci stiamo riposizionando in base alla realtà dei fatti che conoscete. Noi però non possiamo fare tutto da soli, ma dobbiamo aspettare le garanzie che devono arrivare entro gennaio 2019, prima basta che ci sia un impegno che qualcuno fornirà queste garanzie". Ad inizio ottobre, il 3 ed il 4, a Buenos Aires ci sarà una sessione del Cio e per il momento sarebbe sufficiente inviare una lettera "con su scritto: questa è la candidatura, con le gare fatte in questi luoghi, diversi dai precedenti. Sappiate che il Governo non fornisce la garanzie, ma lo fa un soggetto diverso che dovrà farlo entro gennaio". Nonostante la situazione complessa Malagò resta fiducioso "lo sono per natura- svela" anche se è consapevole  che "la situazione è quella che è". Per far sì che l'Italia si candidi ai giochi invernali del 2026 servirà sciogliere tanto ghiaccio e trovare un finanziatore che sostenga la candidatura economicamente. Un'impresa, che Malagò vuole però tentare.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro