Stalker senza tregua: due arresti in due mesi

Il trentenne, finito in manette a luglio, malgrado il divieto di avvicinamento è tornato a tormentare la ex: è di nuovo alla Dozza

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di Nicoletta Tempera

Malgrado un divieto di avvicinamento e l’obbligo, quotidiano, di presentarsi a firmare in caserma dai carabinieri, appena ha avuto occasione è tornato a perseguitare la ex fidanzata. L’incontro tra i due è avvenuto l’altro giorno in Strada Maggiore e si è concluso con la polizia che arrestava, di nuovo, lo stalker.

La vittima, una ragazza di 26 anni abruzzese, stava camminando da sola quando ha notato l’ex, un cuoco trentenne, già pregiudicato che le veniva incontro. Ha tentato di nascondersi dietro una colonna, ma lui l’ha vista e, infischiandosene della misura cautelare, l’ha raggiunta. Lei a quel punto gli ha detto di fermarsi dov’era, o avrebbe chiamato la polizia. Ma l’uomo le ha strappato di mano il cellulare. Erano le 19, in Strada Maggiore c’era molta gente e subito alcuni passanti, vedendo la ragazza terrorizzata e in difficoltà, sono corsi ad aiutarla. La ventiseienne è così riuscita a chiamare i soccorsi e nella strada è arrivata una pattuglia delle Volanti. Lei era in lacrime. L’ex era ancora lì, e continuava a dire che voleva solo parlare con la vittima, chiarirsi. È bastato inserire il nome del ragazzo nel database perché emergesse il motivo di tanta paura.

Il chiarimento adesso lo avrà con se stesso, nella cella della Dozza dove è stato di nuovo accompagnato, a seguito degli accertamenti che hanno permesso alla polizia di ricostruire la situazione nel dettaglio.

Il trentenne era stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile a luglio scorso. Anche in quella circostanza a chiamare il 112 era stata la ventiseienne che aveva chiesto aiuto perché l’ex compagno, dopo averla pedinata, la molestava impedendole di rientrare a casa. La loro relazione era durata quasi un anno e si era conclusa diversi mesi fa per scelta della ragazza che, anche per via dei comportamenti autolesivi dell’uomo, non lo aveva mai denunciato malgrado le sue vessazioni. Anche qualche giorno fa, prima di riapparire a turbare la vita della giovane, l’aveva contattata dicendole che, se non fossero tornati insieme, lui si sarebbe ucciso. Il trentenne non aveva mai accettato la fine della relazione. In questi mesi ha cercato di far cambiare idea alla vittima con centinaia di messaggi, chiamate e pedinamenti. Dopo l’arresto di luglio e un periodo alla Dozza, l’uomo era stato scarcerato e nei suoi confronti era stato emesso un divieto di avvicinamento alla ragazza, oltre che un obbligo di firma. Non sono bastati per tenerlo lontano dalla ragazza che, pur di non vederlo, aveva cambiato abitudini e persino casa.

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