Stamoto, arresti e vandalismi

Un tunisino fermato per spaccio e resistenza. Un centrafricano . danneggia il dehor di Caruso

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All’ora di pranzo, i poliziotti del commissariato Bolognina Pontevecchio, impegnati in un servizio anti-spaccio alla Stamoto, hanno arrestato un tunisino di 33 anni per spaccio e resistenza. All’ora di cena, un centrafricano che bazzica la stessa caserma dismessa, ha invece devastato il dehor della pizzeria Caruso (foto). Come dire i controlli ci sono, le forze dell’ordine non dimenticano la Stamoto e i problemi di chi ci vive vicino. "Ma questo impegno, senza un piano di riqualificazione dell’ex area, serve a ben poco", racconta Salvatore Acanfora, titolare del ristorante nel mirino del vandalo, che sporgerà denuncia alla polizia. "Quell’uomo – dice Acanfora – è sempre qui. Vive nella caserma, assieme ad altre persone che trovano sempre il modo per rientrare all’interno. Ed è molesto. Qualche giorno fa, erano le 8 del mattino, ha puntato un cacciavite contro una ragazza che lavora al ristorante mentre da sola nel locale faceva le pulizie. E tutto perché voleva una sigaretta. L’altra sera ha distrutto tutte le fioriere perché sa che dopo quell’episodio qui non gli viene dato più niente, malgrado le sue continue richieste". Il problema, per il ristoratore, non è la mancanza di controlli: "La polizia anche ieri ha effettuato un arresto. Il problema è che questo posto va riqualificato, serve un progetto serio e urgente". "Lo diciamo da troppo tempo – commenta il consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna –: la Stamoto deve essere costantemente presidiata e quanto prima riqualificata. Oggi è un covo per delinquenti e spacciatori. C’è un apposito Protocollo di gennaio 2020 tra il Comune ed il Ministero della Difesa per la riqualificazione di quell’area. La Giunta Lepore, già in colpevole ritardo, si dia una mossa per farlo".

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