Bologna, il prefetto sblocca il concerto dello Stato Sociale

Verso il via libera ufficiale per l'evento in piazza Maggiore il 12 giugno

Lo Stato Sociale in centro

Lo Stato Sociale in centro

Bologna, 23 maggio 2018 - Il concerto in piazza Maggiore de ‘Lo Stato Sociale il 12 giugno prossimo si farà. Pare molto molto difficile, a oggi, che davvero il Comune debba traslocare in un’altra zona della città, come piazza VIII Agosto, un piano B che Merola ha subito scacciato come una mosca sul naso. Decisivo è stato l’incontro di ieri, di persona, tra il funzionario delegato della Soprintendenza, l’architetto Andrea Capelli, e il prefetto Matteo Piantedosi. Una chiacchierata nel merito che si è conclusa con una mezza certezza: oggi la Soprintendenza, al più tardi domani, dovrebbe dare già un sì di massima al progetto del Comune, le cui controdeduzioni al preavviso di stop sono da ieri sulla scrivania di Capelli.

Un sì che era già nell’aria da ieri pomeriggio, che però si porterà dietro alcuni paletti di cui hanno parlato ieri Capelli e Piantedosi. Di sicuro la Prefettura ha assicurato un’azione puntuale sull’ordine pubblico: le misure sono ancora da ufficializzare, non è escluso che per quel concerto ci siano particolari controlli ai varchi e una gestione meticolosa, visto che l’afflusso di persone sarà imponente. Il giudizio negativo basato sulle «caratteristiche non compatibili con lo straordinario valore del sito tutelato», sarebbe invece stato superato. Anche perché i precedenti dei Nomadi e di Radio Bruno, solo per citarne un paio, fanno una discreta giurisprudenza. E lo Stato Sociale, fresco di secondo posto a Sanremo, eufemisticamente allo stato attuale – e sociale – non figura certo (piaccia o non piaccia) nella rappresentativa minore della musica italiana.

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Detto dello sblocco ispirato da Piantedosi, c’è da registrare l’arrivo del plico delle controdeduzioni in via IV Novembre, sede della Soprintendenza assieme a via Belle Arti. Tre i punti fissati dal Comune: detto del fastidio per l’intervento nel ‘merito’ sul fatto che lo Stato Sociale sia di alto valore culturale oppure no, c’è anche la risposta all’utilizzo del disciplinare sulle piazze, che di fatto vincola l’evento o al ‘carattere istituzionale’ o appunto al comprovato valore culturale. Il Comune fa rilevare che quel disciplinare è in aggiornamento e che è in attesa di osservazioni alle proposte di modifica, meno stringenti. E poi c’è il palco, che dovrebbe sorgere dove sta di solito lo schermo del cinema (lato Palazzo dei Banchi) e che rimarrebbe anche per l’evento sulla sicurezza stradale approvato per il 17 giugno: il Comune ha rassicurato la Soprintendenza, la quale ha chiesto chiarimenti su una cabina di proiezione che dovrebbe sorgere al centro della piazza. Infine i container di via del Guasto: alla Soprintendenza non è piaciuto l’aumento di 2-3 unità delle strutture a ridosso del Comunale. Anche qui si sta già avviando una mediazione, che comunque porterà i container al Guasto.

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