Statue e quadri di donne in Comune a Bologna, Restyling in rosa a Palazzo

L’annuncio di Lepore: "Solo dipinti e immagini di uomini, dobbiamo rimediare" Il primo passo: uno scranno a Ester Capponi, prima consigliera di Bologna

Bologna, Matteo Lepore e la sua mascherina rosa

Bologna, Matteo Lepore e la sua mascherina rosa

Bologna, 20 maggio 2022 - Laura Bassi discusse in latino le quarantanove tesi propostele, davanti al cardinal Lambertini, mentre Clotilde Tambroni piantò il ricamo per il greco e nel 1793 ne ebbe la cattedra.

Storie di donne straordinarie made in Bologna che, però, a Palazzo d’Accursio tra lapidi, statue, dipinti e scranni in consiglio comunale, sono assenti.

Da qui, la necessità di un restyling al femminile per "dare alle donne il giusto spazio che meritano".

La promessa è del sindaco Matteo Lepore che ieri ha annunciato la rivoluzione a Palazzo. Una rivoluzione in arrivo a breve, tant’è che si vocifera che nelle prossime settimane verrà presentato l’ingresso ufficiale in Comune delle effigi delle grandi donne che hanno dato lustro alla nostra città.

Insomma, dalla mascherina rosa della campagna elettorale indossata da Lepore "per ricordarsi ogni giorno che cosa significa essere donna" si è passati al Piano per l’uguaglianza di genere in città metropolitana fino a un cambio di arredi nel Palazzo comunale.

E se non è passata inosservata nei mesi scorsi la gigantografia esposta in piazza Maggiore con i volti di Lucio Dalla, Pier Paolo Pasolini e Roberto Roversi, "un manifesto di soli uomini che, però, dialogava con Raffaella Carrà lì di fianco", nelle luminarie di via D’Azeglio, ricorda Lepore, presto ad affacciarsi sul Crescentone potrebbero arrivare anche poster ed esposizioni temporanee per celebrare le grandi donne della città.

Obiettivo del primo cittadino: "Caratterizzare il Palazzo comunale con figure politiche e culturali di donne importanti".

Si parte dal cartellone di Bologna Estate, dedicato al pensiero libero e a figure di donne e di uomini che sono nati o cresciuti sotto le Due Torri, da Pier Paolo Pasolini a Giulietta Masina, e si arriverà a breve al nuovo Palazzo ‘in rosa’. Del resto, spiega Lepore, sono tante "le figure femminili che hanno precorso i tempi: ad esempio, abbiamo avuto la prima docente universitaria: ovvero Laura Bassi", la seconda donna laureata d’Italia e la prima nel mondo ad ottenere una cattedra. Ma ci sono anche altre "importanti figure nel campo dell’arte e della scienza, le ospitiamo dentro ‘Bologna Estate’ e le ospiteremo anche a Palazzo d’Accursio".

Qualche nome? Irma Bandiera, la partigiana torturata e fucilata dai nazisti (non a caso Lepore ha chiamato la sua prima figlia Irma, ndr); la prima ’assessora’ ai problemi femminili Mirella Bortolotti, le pittrici come Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Norma Mascellani o docenti come la grecista Clotilde Tambroni.

Di certo è attesa l’intitolazione in Consiglio comunale di uno scranno a Ester Capponi, la prima consigliera comunale eletta a Bologna nel 1946 che ’siederà’ assieme a Minghetti e Carducci. L’annuncio è già stato fatto, manca solo la cerimonia ufficiale.

 

 

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