
Complesso serrato per permettere la posa della struttura in carpenteria metallica utile al restyling. Sul piatto quasi 3 milioni di euro per un intervento "molto atteso" da parte dell’amministrazione.
Addio vecchio Staveco. E piano piano benvenuto nuovo parcheggio più ampio, rinnovato, rimesso a nuova, in attesa della futura cittadella giudiziaria. Da martedì entrano nella fase cruciale i lavori per il nuovo Staveco, con l’attuale parcheggio che sarà completamente chiuso al pubblico fino all’estate. Una chiusura necessaria per permettere la posa della struttura in carpenteria metallica che consentirà l’aumento del numero dei posti auto dagli attuali 180 fino a 305 stalli. A renderlo noto è direttamente il Comune attraverso una nota in cui si parla, soprattutto, della nuova fisionomia del traffico cittadino proprio dopo la chiusura di una delle aree di sosta affacciate al centro, tra le più gettonate in città.
Con una viabilità messa già a dura prova dai cantieri, infatti, il parcheggio Staveco era rimasto uno dei pochi baluardi dove lasciare la propria auto prima di addentrarsi tra le mura. Ora, con la struttura chiusa, per raggiungere la zona del tribunale – e più in generale l’intera zona sud del centro – Palazzo d’Accursio consiglia l’utilizzo di aree di sosta e mezzi alternativi. Chi proviene da ovest, innanzitutto, è invitato a lasciare la macchina nell’area di sosta di interscambio dell’Antistadio, in via Andrea Costa, e a prendere successivamente l’autobus 14. Per chi proviene da nord, invece, è possibile lasciare l’auto nei parcheggi dell’Autostazione, proseguendo poi con il bus 32, oppure in piazza VIII Agosto, ricorrendo alla linea A o alla 30. Infine per chi proviene da est si consiglia di lasciare l’auto nel parcheggio di via Zaccherini Alvisi proseguendo poi con l’autobus linea 14, oppure al parcheggio del Policlinico Sant’Orsola, prima di salire sulle linee 14 o 32.
Un intervento, quello al parcheggio Staveco, "molto atteso" da cittadini e amministrazione comunale (come disse l’allora assesora alla Mobilità, Valentina Orioli), che negli ultimi mesi è proseguito per lotti. A febbraio si era verificato uno stop ai lavori a seguito di alcuni indagini nel sottosuolo, che avevano permesso di scoprire un accesso al rio Aposa non segnalato sulle mappe. Si era così resa necessaria "una serie di test tecnici che non hanno fatto emergere criticità, con il cantiere poi ripreso in linea con il cronoprogramma", aveva spiegato allora Fabio Garavina, dirigente di Bomob.
Dopo alcune chiusure parziali, insomma, si entra ora nel vivo della nuova progettazione con la chiusura completa. Un intervento dal costo complessivo di 2,8 milioni di euro con l’obiettivo di arrivare quasi a raddoppiare i parcheggi disponibili e contribuire così a dare un po’ di respiro a chi ha bisogno di parcheggiare in zona la propria auto.
Francesco Moroni