Quarant’anni fa, il 18 aprile del 1982, san Giovanni Paolo II (allora papa), in visita a Bologna, si fermò in preghiera alla stazione, davanti alla lapide che ricorda la vittime della strage del 2 agosto 1980.
Domani, alle 11, il parroco di San Benedetto e vicario episcopale don Pietro Giuseppe Scotti benedirà la cappella della stazione (nella foto), di cui è stato completato il restauro, la lapide della sala d’attesa in memoria delle vittime della strage e quella sul marciapiede del primo binario che ricorda proprio la visita del papa. La commemorazione è organizzata dall’Unione Cattolica stampa italiana dell’Emilia Romagna.
La cappella di Bologna Centrale – chiusa dal marzo 2020, inizio della pandemia – è fra i 36 luoghi destinati al culto presenti nelle stazioni ferroviarie italiane, oggetto della convenzione siglata nel 2020 fra la Cei, la Conferenza episcopale italiana e le Ferrovie dello Stato.
Fra gli obiettivi dell’accordo c’è anche quello di prevederne la manutenzione, facendola tornare a essere punto di riferimento pastorale e devozionale per i passeggeri e i ferrovieri che vogliano frequentarla durante il loro passaggio in stazione.
A Bologna, Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Grandi Stazioni Rail (Gruppo Fs) hanno realizzato un vero e proprio restauro della cappella e dell’annessa sacrestia della stazione, attraverso una serie di interventi fra i quali ripristino degli intonaci, tinteggiatura e nuovi impianti elettrico e di illuminazione interna ed esterna.
Ogni 18 aprile i giornalisti cattolici partecipano a una funzione religiosa nella cappella della Stazione per poi raggiungere il primo binario per la benedizione della lapide e di quella interna che ricorda e elenca le vittime del terribile atto terroristico.
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