Bologna, stazione, vigili in campo contro i nomadi / VIDEO

L’annuncio del Comune: "Proporremo al prefetto un rafforzamento dei controlli"

Alcuni nomadi in stazione

Alcuni nomadi in stazione

Bologna, 17 marzo 2018 - Un aumento dei controlli contro i nomadi e gli abusivi in stazione, che stazionano nelle vicinanze della macchinetta automatica per l’acquisto dei biglietti del bus Blq. È quello che chiederà l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini al tavolo della sicurezza. «La zona della stazione, quindi la parte esterna sulla quale abbiamo competenza e sulla quale possiamo intervenire è presidiata quotidianamente – spiega Aitini –. Le pattuglie svolgono un presidio fisso, stazionando per alcune ore, negli orari di punta su piazzale Medaglie d’Oro e su via Carracci e nel resto della giornata seguono percorsi di pattugliamento mobile». E ieri mattina, infatti, la municipale ha controllato proprio la macchinetta dei biglietti del Blq, riuscendo ad allontanare i nomadi che, però, sono subito tornati quando gli agenti sono andati via. Per questo, allora, Aitini garantisce che proporrà «in sede di tavolo della sicurezza un rafforzamento».

L’assessore, però, si smarca quando si parla di quello che accade all’interno della stazione e che vede come protagonisti i facchini abusivi. «Le attività che si svolgono e le problematiche che si creano all’interno della stazione sono competenza di polizia, polizia ferroviaria e di Rfi», spiega Aitini che quindi ricorda la necessità di installare i tornelli per permettere l’accesso ai binari solo a chi ha il biglietto: «Da tanto tempo il sindaco chiede che all’interno della stazione vengano predisposte infrastrutture utili a risolvere le problematiche, già presenti in altre stazioni e che Rfi si deve impegnare ad installare». L’assessore, quindi, ribandendo l’impegno del Comune a tenere sotto contro l’esterno della stazione, aupisca un maggiore impegno di Rfi: «Quello che possiamo fare assicuro che lo stiamo facendo, con una presenza costante all’esterno – conclude Aitini –. Ci aspettiamo che all’interno, dove per di più ci sono le problematiche maggiori sottolineate, si faccia lo stesso tipo di lavoro».

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