Stepchild adoption, è valida l'adozione americana di due donne omosessuali

La Corte d'Appello accoglie la sentenza dell'Oregon

Due mamme

Due mamme

Bologna, 26 settembre 2018 -  La Corte d'appello di Bologna ha accolto il ricorso della donna italo americana, assistita dall'avvocato Claudio Pezzi, che aveva chiesto l'adozione della bambina figlia biologica della donna che ha sposato in America. Così i  giudici hanno dichiarato efficace in Italia la sentenza con cui il tribunale degli Stati Uniti ne disponeva disponeva l'adozione.

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In cosa consiste la stepchild adoption (Ansa)
In cosa consiste la stepchild adoption (Ansa)

Un caso giudiziario emerso quattro anni fa quando il Tribunale dei Minori respinse come 'inammissibile' il ricorso delle due donne sposate negli Stati Uniti, per il riconoscimento in Italia delle adozioni incrociate dei loro due figli, un bimbo e una bimba, disposte dal tribunale in Oregon. Le due potranno ora «rivolgersi all’ufficiale dello Stato civile per trascrivere l’adozione e, in caso di rifiuto, alla Corte d’Appello», spiegò allora il loro avvocato Claudio Pezzi. E così è stato.

A novembre del 2014, il Tribunale dei minori aveva chiesto alla Corte Costituzionale di valutare la natura discriminatoria o meno delle norme che impediscono in Italia il riconoscimento della co-genitorialità in famiglie omosessuali. La Consulta, ad aprile, aveva poi restituito gli atti al Tribunale minorile, ritenendolo incompetente perché le due donne erano, per i supremi giudici, entrambe straniere. Una decisione accompagnata da polemiche perché il presidente della Consulta Paolo Grossi aveva usato parole pesanti verso i giudici bolognesi, salvo poi scusarsi qualche giorno dopo. 

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