REDAZIONE BOLOGNA

Storie di altri mondi e vite sospese ai margini: le opere che hanno vinto i concorsi

Tanto cinema, esordiente o che arriva da continenti lontani. Così si esplorano i nuovi linguaggi visivi e si mettono in luce le contraddizioni di oggi

Storie di altri mondi e vite sospese ai margini: le opere che hanno vinto i concorsi

Che questa sia città del cinema, a parte la grande apertura oggi del Modernissimo, paradiso cinefilo, lo dimostra il fatto che nella stessa settimana siano andati in scena due festival del cinema in contemporanea. Ed entrambi, ieri, hanno concluso le proiezioni con relativi concorsi, decretando i vincitori. A Visioni Italiane, dedicato al cinema degli esordi, hanno vinto storie di sopravvivenza urbana, la storia di due adolescenti nella periferia marsigliese e quella di un senzatetto polacco che occupa le Mura aureliane a Roma: ’Jamal Tosmal’ di Martina Pastori vince il Premio Pelliconi di 10mila euro alla Miglior opera per il suo "ritratto di periferia allegro e allucinato, con una regia libera che non teme di osare e una scrittura filmica che fa affezionare ai personaggi fino alla fine della storia" e ’San Damiano’ di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes si porta a casa il Premio Truffelli di 10mila euro al Miglior documentario "grazie a uno stile libero e quasi da free jazz, alla qualità della relazione che i registi hanno stabilito con il loro protagonista, la vita quotidiana di un uomo ai margini diventa metafora di un’umanità sempre oscillante tra santità e dannazione". Il Premio Giovanni Bergonzoni (offerto dal Consorzio Shopville Gran Reno), del valore di 3mila euro, è stato assegnato per la Miglior regia a Mino Capuano per il suo ’Sciaraballa’, storia di un padre e di un figlio che si ritrovano: "Un film di sentimenti, dialogo fra generazioni che sanno guardare alle reciproche crisi con tenerezza. La regia essenziale è centrale nel raccontare le emozioni dei personaggi".

Future Film Festival, andato in scena con la 23 edizione allo spazio Dumbo nella tranche bolognese, si riconferma un palcoscenico per storie provenienti da tutto il mondo, che esplorano i confini del linguaggio visivo e mettono in scena dubbi e contraddizioni del presente. A vincere il concorso è Vince Pierre Földes con il suo ’Blind Willow, Sleeping Woman’, tratto dai racconti del celebre scrittore Murakami. Un lungometraggio surreale e denso di simbolismi che dà vita alle storie e ai personaggi di Murakami, contenuti nell’omonima raccolta di racconti.

b. c.