REDAZIONE BOLOGNA

Strage alla stazione. Il pg della Cassazione: "Bellini è colpevole, il ricorso va respinto"

Il 30 giugno udienza a Roma per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale. Il procuratore generale Balsamo: "Catena indiziaria inequivocabile". Lunedì verrà invece valutata la posizione di Cavallini per la semilibertà

Paolo Bellini in una foto d’archivio: il 30 giugno ci sarà l’udienza in Cassazione

Paolo Bellini in una foto d’archivio: il 30 giugno ci sarà l’udienza in Cassazione

Bologna, 20 giugno 2025 – Tutti i ricorsi devono essere rigettati. Quindi, che vengano confermate le condanne per Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, i tre imputati dell’ultimo processo ancora in corso sulla strage del 2 agosto 1980 in stazione a Bologna. La richiesta arriva direttamente dalla Procura generale della Cassazione in vista dell’udienza di lunedì 30 giugno davanti alla sesta sezione penale. Le conclusioni sono nella requisitoria scritta del sostituto procuratore generale Antonio Balsamo.

Paolo Bellini, ex terrorista di Avanguardia Nazionale, è stato condannato all’ergastolo ed è ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato che provocò 85 morti e oltre 200 feriti, in concorso con gli ex Nar – Nuclei armati rivoluzionari – Valerio Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, quest’ultimo condannato in via definitiva all’ergastolo a gennaio. L’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel è stato invece condannato a sei anni per depistaggio, mentre Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, ha una pena di quattro anni per false informazioni al pubblico ministero.

In relazione a Bellini, che venne tra l’altro riconosciuto dalla ex moglie come l’uomo filmato da un video amatoriale in stazione, la mattina della strage, il pg scrive che la sua responsabilità per l’attentato è stata affermata da una sentenza che "mette in pratica i principi elaborati dai più autorevoli teorici del garantismo penale". Inoltre, il ragionamento della sentenza della Corte di assise di appello "risulta pienamente in linea con la struttura argomentativa delle altre pronunce, divenute irrevocabili, che hanno affermato la colpevolezza di Fioravanti, Mambro, Ciavardini e Cavallini per la strage di Bologna".

Ricostruzione dei fatti che "trova ulteriore conferma nelle parti della motivazione relative ai rapporti sviluppati dai gruppi terroristici eversivi, protagonisti della strategia stragista, con la Loggia P2 e i settori deviati dei servizi segreti". Quindi, "le conclusioni raggiunte dalla sentenza coordinano in modo assolutamente logico le prove raccolte nel corso del giudizio di primo grado e di quello di secondo grado, evidenziando la presenza di una catena indiziaria univoca e inequivocabile".

Riguardo a Cavallini, lunedì la Corte d’Assise di Appello di Bologna dovrà nuovamente valutare la posizione dell’ex terrorista dei Nar. La nuova udienza servirà a determinare il cumulo di pena. Infatti, è stata fissata per un incidente di esecuzione chiesto dalla Procura generale bolognese, per rideterminare la pena di Cavallini, in semilibertà del marzo 2017 dopo oltre venti sentenze di condanna e otto ergastoli da scontare, e di conseguenza provare a ottenere la revoca del beneficio. In discussione c’è l’applicazione del periodo di isolamento diurno che, dall’ultimo cumulo di pena, è indicato in due anni, mentre in altri provvedimenti risulterebbe a tre anni e in altri atti ancora non vengono proprio riportate informazioni.