Strage di Bologna, la difesa di Cavallini: "Condanna sarebbe una doppia ingiustizia"

L'imputato presente in aula, i legali: "Sua responsabilità già esclusa da 65 magistrati". Sentenza attesa tra giovedì e venerdì

Processo per la strage di Bologna, Cavallini in aula (FotoSchicchi)

Processo per la strage di Bologna, Cavallini in aula (FotoSchicchi)

Bologna, 8 gennaio 2020 - "Condannare una persona che non doveva essere condannata vorrebbe dire lasciare impuniti i veri responsabili. E ciò sarebbe una doppia ingiustizia perché Gilberto Cavallini oggi deve essere assolto perché è innocente”. È il giorno delle difese dell’ex Nar nel processo per la strage alla stazione del 2 agosto 1980. Il giorno degli avvocati Alessandro Pellegrini e Gabriele Bordoni, con il loro assistito presente in aula.

Cavallini, in carcere a Terni in regime di semilibertà dove sta scontando otto ergastoli,  si è presentato puntuale alle 9.30 davanti alla Corte d’Assise; l’ultima volta risale al 13 marzo, in occasione della parte finale del suo interrogatorio. "Ho avuto la tentazione di compendiare il mio intervento in 5 minuti - le prime parole dell'avvocato Pellegrini -. Non è possibile processare una persona a 40 anni di distanza da un fatto. Impossibile oltre che inumano, sulla base dei principi fondamentali del nostro ordinamento, principi costituzionali. Molti testimoni sono morti, altri sono piegati o piagati dall’età  e la loro memoria non può ricordare con certezza quei giorni. Facciamo a botte con i vecchi verbali quindi?”. Oggi, ha aggiunto, “già molto sarebbe non condannare una persona che con la strage non ha nulla a che vedere”. 

"Sessantacinque magistrati hanno emesso provvedimenti che hanno escluso la responsabilità di Cavallini - così l'avvocato Gabriele Bordoni, che ha parlato nel pomeriggio - mentre dall'altra parte ne abbiamo tre che oggi sostengono il contrario, chiedendo la sua condanna per un errore dal loro punto di vista da correggere. Ma quell'errore - ha chiuso rivolgendosi ai giudici - non vorrei che siate voi oggi a compierlo con una sentenza di condanna perché Gilberto Cavallini deve essere assolto per non aver commesso il fatto".

Domattina alle 9.30 l'imputato ha annunciato nuove dichiarazioni spontanee, dopodiché la Corte si ritirerà in camera di consiglio (la Procura ha già annunciato che non farà repliche) e la sentenza potrebbe già arrivare in tarda serata o venerdì. 

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