Bologna, 27 giugno 2025 - Quarantacinque anni dopo la Strage di Ustica, Bologna e l’Italia intera ricordano le 81 vittime (77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio) a bordo del Dc-9 Itavia. E continuano a chiedere piena verità e giustizia su quello che è successo nei cieli sopra Ustica il 27 giugno 1980, quando “un aereo civile fu abbattuto in tempo di pace”.
Alle 11,30 la seduta del Consiglia comunale insieme con l’Associazione famigliari delle vittime: la prima di una lunga serie di iniziative che la città mette in campo in occasione dell’anniversario della strage.

“La magistratura ha buttato l’ancora e ha smesso di indagare? No, ha fatto tutto quello che poteva e ora tocca ai Paesi amici e alleati dare risposte alle rogatorie per chiarire la loro presenza in quei cieli - puntualizza Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione famigliari delle vittime della Strage di Ustica -. Questa è la mancanza della collaborazione internazionale. È questo che quest’anno vogliamo denunciare con forza: la magistratura ha fatto tutto il possibile e forse poteva fare di più, ma resta il fatto che oggi chiede l’archiviazione perché chiarisce che non ha avuto collaborazione, non ha avuto risposte esaurienti dai Paesi alleati e quindi non ha altri strumenti”.
“Ora cosa deve succedere? - insiste Bonfietti -. Il Governo del mio Paese deve capire che, se non ci riesce la magistratura, è l’unica istituzione che dovrebbe riuscire a ottenere risposte. È il nostro Paese che deve chiedere con forza risposte chiare, precise agli americani e ai francesi, perché io mi sento male non tanto come parente delle vittime, ma soprattutto come cittadina, a sapere che dopo 45 anni è chiaro e certo come sia stato abbattuto un aereo civile in tempo di pace e non si riesca mettere insieme gli autori materiali di quell’evento”.
Poi l’inizio della seduta del Consiglio a Palazzo d’Accursio, con le parole di Matteo Lepore: “Si tratta di una delle stragi più controverse della storia della repubblica italiana - sottolinea il sindaco -. Questo è un anniversario che arriva dopo l’amara conclusione delle indagini della Procura di Roma, che ha chiesto l’archiviazione. Credo sia arrivato il momento di avere risposte su quello che è successo 45 anni fa per rispetto dei famigliari delle vittime: mi rivolgo a chi ha il dovere di intraprendere azioni e in particolare al Governo”.
Secondo Lepore, "dire che la verità non è raggiungibile, non è accettabile, proprio perché ci sono state omissioni, sparizioni di documentazione, reticenze, depistaggi e, soprattutto, la mancanza di collaborazione internazionale”.
Il sindaco ricorda anche il giornalista scomparso Andrea Purgatori, che a lungo ha lottato e ottenuto grandi passi in avanti nella ricerca della verità della Strage.
Questa sera alle 20,30 al Museo per la Memoria di Ustica al parco della Zucca (via Saliceto 3/22) “La memoria a tavola”: una cena solidale con i piatti preparati dalle Cucine popolari (info e prenotazioni: www.attornoalmuseo.it).
Mercoledì 2 luglio alle 21,15, sempre al Museo, “Ustica, una cosa che non fa ridere” di e con Niccolò Fettarappa (e, dalle 19,30, una seconda edizione della cena solidale in collaborazione con il centro Montanari).
Appuntamenti per la rassegna “Attorno al museo” anche il 10 luglio alle 21,15 con “Istantanea [9]” e il 14 luglio alle 21,15 con “Duedinoi - Omaggio a Christian Boltanski”.
Il 23 luglio alla stessa ora ecco “Vocodìa” e il 30 luglio “Gli anni”, prima di chiudere il 10 agosto con “La notte di San Lorenzo”, una serata poetica con Edoardo Purgatori e le musiche dal vivo di Stefan Larsen.