Strage Italicus 1974: il ricordo di Silver Sirotti, il ferroviere eroe

Il 4 agosto 1974, dopo l'attentato al treno degli estremisti di Ordine nero, il giovane forlivese si immolò per salvare i passeggeri intrappolati in un vagone in fiamme

Franco Sirotti, fratello di Silver, e la moglie

Franco Sirotti, fratello di Silver, e la moglie

Bologna, 4 agosto 2022 - C'è una targa alla stazione di Bologna che recita: "Silver Sirotti, del personale viaggiante di Bologna. Immolava la giovane vita ai più alti ideali di umana solidarietà. Treno Italicus, 4 agosto 1974". Un gesto ricordato martedì in occasione delle celebrazioni della strage alla stazione del 2 agosto 1980 dal sindaco Matteo Lepore e dal ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi davanti ai familiari. Così Franco, fratello di Silver: "Essere qui 48 anni dopo significa ricordare il gesto di un ragazzo di soli 24 anni che ha dedicato la vita per gli altri. Io mi sento onorato nei suoi confronti e lo ricorderò sempre, soprattutto davanti alle nuove generazioni e in questo momento storico che stiamo vivendo".

Leggi anche Strage di Bologna, parla la sorella di una vittima Giovedì ricorrerà il 48esimo anniversario dell’attentato al treno Italicus, avvenuto a San Benedetto Val di Sambro nel 1974, dove Silver Sirotti, giovane forlivese ferroviere in servizio, immolò la sua vita per aiutare persone intrappolate in un vagone in fiamme. La cerimonia in sua memoria avrà inizio alle 10 nel parco a lui dedicato di via Ribolle dove, alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine e del gonfalone civico verranno deposti fiori al cippo che ne ricorda il sacrificio.

La strage dell'Italicus: cosa accadde il 4 agosto 1974

Quel maledetto 4 agosto sul treno Italicus, che collegava Roma con il Brennero, esplose una bomba provocando la morte di 12 persone e ferendone altre 48. La deflagrazione avvenne al termine della galleria di San Benedetto Val di Sambro, a circa 40 chilometri da Bologna. L’attentato fu rivendicato dagli estremisti di Ordine nero. Fra i morti anche il ferroviere forlivese in servizio come controllore. Il giovane era sopravvissuto all’esplosione ma trovandosi in vicinanza della vettura colpita e compresa la tragedia soccorse alcuni viaggiatori. Quindi, visto che le fiamme si diffondevano sempre più, impugnò un estintore e tornò per l’ultima volta nella vettura maggiormente colpita, dove il fumo e le fiamme ne provocarono la morte.

"Un gesto che deve essere un esempio per le nuove generazioni", aggiunge il fratello che ricorda i molti giovani presenti al corteo per il 42esimo anniversario del 2 agosto 1980: "La memoria è nelle loro mani, noi portiamo nelle scuole quei momenti terribili e la risposta dei ragazzi è molto importante. Se oggi siamo qui è grazie a figure come Silver, un giovane di 24 anni che sacrificò la propria vita per salvarne altre. Un esempio di valori, un eroe". 

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