Bologna, 19 ottobre 2022 - Da edificio dismesso a 'casa' per gli studenti, ovviamente dopo un opportuno restauro. Sono questi i piani per lo stabile Asp in via Don Minzoni, dove nascerà uno studentato capace di ospitare 2550-280 persone. In particolare, il progetto rientra nel concorso globale di architettura Reinventing Cities, al quale Bologna partecipa per la prima volta.
L'edificio è vuoto dal 2018, e non sono mancate le manifestazioni d'interesse, anche da parte di cordate di rango internazionale. Ne sono state selezionate cinque, dalle quali entro dicembre uscirà il progetto prescelto. La struttura s'inserisce in una sorta di quadrilatero tra le vie Don Minzoni, del Porto, Rosselli, nell'area di interesse culturale che include il Mambo-Museo d'Arte Moderna di Bologna e la Cineteca.
"Noi abbiamo fornito indicazioni all'interno delle quali le progettazioni si dovevano collocare - spiega Stefano Brugnara, amministratore unico di Asp Città di Bologna - Quell'edificio ha preso la strada di una valorizzazione e impiego a beneficio della collettività, sarà destinato all'ambiente universitario, per studenti e ricercatori, una quota non inferiore al 30% a maggior accessibilità per le fasce più deboli".
"Don Minzoni è un esempio della strada che vogliamo proseguire", ha spiegato l'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo, che facendo il punto in conferenza stampa sull'ultimo anno di lavoro di Asp, ha annunciato il nome della nuova direttrice dell'Azienda per i servizi alla persona, Maria Adele Mimmi, attuale direttrice del dipartimento Welfare del Comune di Bologna. "L'obiettivo - sottolinea Rizzo Nervo - è quello del miglior utilizzo del patrimonio immobiliare che Asp di Bologna ha, perché possa essere da un lato oggetto di redditività al fine di finanziare i servizi sociali e dall'altro per rispondere efficacemente sempre di più e meglio ai bisogni sociali che la nostra città presenta".
Oltre al progetto di via Don Minzoni, altri sono in corso per la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Asp, anche in collaborazione con Acer, per la riqualificazione per esempio di 6 immobili con il bonus 110, vincolando il loro utilizzo a una destinazione sociale. In tutto, ad oggi sono una sessantina gli appartamenti di proprietà di Asp Città di Bologna ancora vuoti.
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