È domani la manifestazione contro la crisi climatica che a Bologna sarà targata "No Passante di Mezzo". Nonostante il progetto sia in cantiere già da vent’anni ad opporvisi sono ancora in molti. "Il Passante non risolverà il problema e peggiorerà l’inquinamento in città. Per non parlare di tutte le persone che si sono viste espropriare le proprie abitazioni – spiega Beatrice Trentin, attivista di Fridays For Future Bologna –. Abbiamo anche proposto al Comune di installare delle centraline per il rilevamento dell’inquinamento ma non siamo stati ascoltati". L’allargamento fino a 18 corsie della tangenziale e del tratto bolognese dell’autostrada, infatti, non riuscirà a risolvere totalmente il problema del traffico ma aumenterà sicuramente il livello di smog in città.
E proprio domani saranno tantissimi i giovani che si ritroveranno per il ’Climate Global Strike’. Il percorso è facile e lungo 2 km. Il ritrovo e le partenza saranno in Piazza Verdi alle 16. Il corteo attraverserà poi il centro città passando per via Petroni, via Aldrovandi e Strada Maggiore. Una volta raggiunte le Due Torri si proseguirà lungo via Rizzoli e ancora via Ugo Bassi fino a raggiungere Piazza San Francesco dove si concluderà la marcia alle 18,30. Ma non finirà qua perché Fridays For Future Bologna ha pensato proprio a tutto. Il ritrovo subito dopo lo sciopero è allo ‘Split - Spazio per liberare il tempo’ in via San Giacomo, 11 per un aperitivo tutti insieme "perché se non si balla non sarà la nostra rivoluzione".
I giovani ambientalisti fanno sapere inoltre di non sentirsi rappresentati durante queste elezioni: "Se avessimo un partito di riferimento e qualcuno a cui rivolgerci avremmo meno bisogno di scendere in piazza" spiega Lorenzo Tecleme, l’attivista bolognese presente alla presentazione dello sciopero di domani. E aggiungono all’agenda della città altri due appuntamenti. Il primo il 22 ottobre con una manifestazione contro il Passante di Mezzo, in collaborazione con il presidio Gkn, e il 23 un festival ’No Passante’.
"Tantissimi partiti ci hanno corteggiato in campagna elettorale, non è un segreto dire che Pd, Cinque Stelle, Sinistra Italiana, Unione Popolare ci hanno chiesto incontri – rivela ancora Tecleme –. Molti di questi partiti hanno idee interessanti, ma una volta al governo hanno fatto tutt’altro".
ma. bo.
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