Studio d’arte allagato Casile: "E’ un disastro, un perito valuterà i danni"

La causa un rubinetto lasciato aperto in un appartamento al secondo piano. L’artista: "Solo gli acquerelli pronti per Los Angeles valevano 60mila euro".

Studio d’arte allagato  Casile: "E’ un disastro,  un perito valuterà i danni"

Studio d’arte allagato Casile: "E’ un disastro, un perito valuterà i danni"

Opere d’arte per decine di migliaia di euro andate perdute, senza contare i danni strutturali: il soffitto dello studio d’arte di Demetrio Casile, docente di Pittura ed educazione visiva all’Istituto di Belle Arti, è crollato a causa delle infiltrazioni di acqua causate da un allagamento dei piani superiori. Brutta sorpresa, la mattina di Pasqua per il professore.

"Ero rientrato la sera prima dal Portogallo dove ci ero recato per un festival del cinema – racconta il professor Casile – e sono andato nello studio che ho da 40 anni in via Belle Arti perché volevo preparare per la spedizione venti acquerelli che una galleria d’arte di Los Angeles mi sta chiedendo da tantissimo tempo. Non le dico lo choc: era crollato il soffitto. La scatola contenente di acquerelli era piena di acqua. Tutti rovinati, salvo uno che non avevo ancora messo nella scatola. Ma oggi (ieri per chi legge) è ancora peggio: è caduto un altro pezzo di soffitto e io non posso entrare per mettere in sicurezza nulla perché il locale è transennato dai vigili del fuoco che devono valutare la tenuta delle strutture". Il resto dello stabile non avrebbe subito danni dall’allagamento.

Il disastro sarebbe stato causato dal rubinetto di un bidet lasciato aperto sabato sera in un appartamento del secondo piano. "L’acqua scendeva dalle scale – prosegue l’artista –. I vigili sono saliti ed hanno individuato da dove arrivava l’acqua: hanno ripetutamente suonato e bussato alla porta, finalmente ha aperto una ragazza, credo sia una studentessa, che non si era nemmeno resa conto di quello che era successo".

Lo sconforto di Casile è enorme: "Il mio studio non sarà agibile per mesi, è un angolo fondamentale della mia vita, non posso lavorare, non posso preparare materiale per i miei studenti, non ho nessuna opera da inviare alla galleria d’arte di Los Angeles dopo averla fatta attendere così a lungo. Poi – riflette – ma se anziché essere in Portogallo quindi rientrato in tempi brevi, ero come in altre occasioni a qualche festival del cinema in Canada o in India dove mi sono trattenuto per periodi ben più lunghi, cosa succedeva? Crollava tutto?".

Solo gli acquerelli che sono stati completamente rovinati hanno un valore di circa 60mila euro: "Ho messo tutto nelle mani di un perito e di un avvocato. I danni sono enormi".

Monica Raschi

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