Stupro in Riviera "Non c’è stata alcuna violenza"

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Abitano tutti in città, ma tre sono di origini straniere, i quattro ragazzi tra i 19 e i 22 anni indicati dalla quindicenne che ha denunciato di essere stata stuprata la notte tra il 7 e l’8 agosto del 2021 nel boschetto poco distante da una discoteca di Milano Marittima, in Riviera. La ragazzina è stata sentita venerdì scorso con incidente probatorio in un’aula del tribunale di Ravenna: qui ha indicato i presunti aggressori, scegliendoli tra altri figuranti simili a loro per età e aspetto.

Uno di questi, oggi 21 anni, difeso dall’avvocata Donata Malmusi, ha chiesto di essere

al più presto a propria volta sentito dagli inquirenti, per dare la sua versione dei fatti di quella turbolenta notte in Riviera:

il suo avvocato ha depositato

la richiesta di interrogatorio

alla Procura ravennate

giusto ieri mattina.

Quella notte, ricostruisce l’indagato, sarebbe stato riconosciuto dalla ragazza allora quattordicenne in discoteca per la sua attività su un noto social; dopo un’iniziale conoscenza

i due avrebbero poi avuto

un rapporto sessuale, consenziente, e la giovanissima gli era parsa lucida e non ubriaca, come da lei invece riportato nella denuncia.

Gli altri tre indagati per violenza sessuale sono difesi dagli avvocati Antonella Rapagnani e Filomena Chiarelli; uno di loro sostiene di non essersi neppure trovato lì, al momento del presunto stupro. La ragazzina è rappresentata dall’avvocato Cristina Magnani; non è escluso che le possa essere chiesto un altro incidente probatorio per ricostruire l’episodio. Ricostruzione che in prima battuta appariva offuscata sia dall’alcol (forse per una sorta di gioco, lei aveva bevuto molta vodka) che dal tempo trascorso (si era confidata a scuola due mesi dopo i fatti). Fondamentale sarà poi la testimonianza di un’amica della vittima, che quella sera era con lei.

f. o.

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