"Subito uno spazio per i reperti archeologici"

Il consigliere Minissale interroga la giunta: "Centinaia di ritrovamenti sono chiusi in un deposito, vanno esposti al pubblico"

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"Tanti reperti preziosi e nessun posto dove metterli". Questa l’osservazione mossa dal consigliere di minoranza di Granarolo Pino Minissale. Il consigliere, in merito, ha depositato anche un’interpellanza che sarà discussa con l’amministrazione comunale, questa sera, durante il Consiglio. Minissale, dunque, specifica: "Il territorio granarolese negli ultimi trent’anni di scavi archeologici dovuti all’urbanizzazione cittadina e delle campagne ha restituito decine e decine di casse di reperti archeologici di inestimabile valore culturale, tutti provenienti da oltre cento siti archeologici. Le più antiche tracce di popolamento del territorio risalgono al periodo villanoviano, come testimoniato dalle sepolture rinvenute a Viadagola e a Quarto Inferiore (VI secolo a.C.). Ritrovamenti etruschi, celtici e romani, nel territorio comunale o negli immediati dintorni, attestano la frequentazione della zona per tutta l’antichità, probabile via di transito per il ferrarese. Le perduranti tracce della centuriazione romana sono ancor oggi la testimonianza più evidente della vocazione agricola del territorio, anche durante il periodo medievale e moderno".

Il consigliere Minissale, poi, prosegue e aggiunge: "È quantomeno auspicabile che in tempi brevi l’amministrazione comunale possa mettere a disposizioni locali più ampi degli attuali, adatti per l’esposizione dei reperti archeologici recuperati durante gli anni passati. Un patrimonio storico-culturale che non può essere lasciato dormiente all’interno di un piccolo deposito accessibile ai pochi. Sono necessari locali spaziosi che permettano anche di ospitare le scolaresche, studenti grandi e piccoli per effettuare un’attività didattica che riterrei utile e interessante".

L’opposizione, infine, conclude: "Chiederò all’amministrazione se intende prendere in considerazione, data l’importanza culturale di questi preziosi reperti, l’assegnazione di locali idonei, che permettano in maniera agevole di repertarli al meglio, in quanto il locale in uso attualmente, può essere usato solo come deposito; se c’è la volontà di tutelare il nostro patrimonio e se si ritiene possibile l’assegnazione dei locali di proprietà del comune, siti in via San Donato 116B, (Ex Ausl), locali adeguati sia per repertarli, che per effettuare la didattica a studenti di ogni età, oltre che per l’eventuale realizzazione di una mostra".

Zoe Pederzini

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