Ci sarà anche un omaggio speciale a Hengel Gualdi, in occasione del centenario dalla sua nascita, nella serata dedicata alla Filuzzi che domani sera chiuderà il sipario su piazza Maggiore e Sotto le stelle del cinema. Un intervento speciale del Maestro Lamberto Lipparini al pianoforte e Gigi Bondioli al clarinetto, ricorderà con alcuni classici motivi da ballo il lavoro del maestro che risiedeva a Bologna e che, oltre a collaborare con i grandi musicisti del jazz, ha avuto un ruolo significativo nella Filuzzi, incidendo con Carlo Venturi, Ruggero Passarini e producendo fisarmonicisti del calibro di Tiziano Ghinazzi. La Filuzzi in piazza, una serata speciale di musica e ballo per salutare il Ferragosto, organizzata dal Comune in collaborazione con la Cineteca, sarà diretta artisticamente e condotta da Mauro Malaguti.
Protagonista sarà invece Massimo Budriesi, uno fra i più autorevoli musicisti filuzziani, che con la sua orchestra darà vita a una piazza danzante nel solco della tradizione, ospitando anche Debora Battistini, giovane fisarmonicista allieva del Maestro Arnaldo Bettelli. A ritmo di valzer, polke e mazurke, si celebrerà la tradizione bolognese, sia in fatto di ballo e musica, sia dal punto di vista della tradizione conviviale, di quella "piazza Maggiore, 14 agosto, neanche a cercarlo, non c’era più posto" come cantava Dino Sarti, riferendosi a quella serata del suo recital del 14 agosto 1974 davanti a 30.000 persone in cui, per volere del sindaco Zangheri, si diede inizio all’appuntamento in piazza che proseguì fino al 1987.
"Il 14 agosto con la Filuzzi sul Crescentone – afferma il sindaco Matteo Lepore – è ormai un appuntamento ricorrente e atteso: in questi anni abbiamo fatto ballare in Piazza Maggiore gli esperti ballerini bolognesi, ma anche i turisti e gli studenti fuori sede, nel segno di una comunità che valorizza la cultura popolare e sa stare insieme anche nei giorni clou delle ferie estive. Una serata di festa per valorizzare il grande patrimonio culturale della Filuzzi alla bolognese, in cui interpreti affermati e giovani musicisti lavorano insieme". E sul grande schermo del cinema, ancora ben piantato, scorreranno alcune immagini d’archivio che attestano il radicamento di questa tradizione nella cultura bolognese.
Benedetta Cucci