"Sul lavoro i diritti non sono un optional"

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"I diritti restano diritti, non sono piaceri. Non devono diventare optional o mancette offerte per sentirsi migliori. Su questo c’è ancora molto da fare". Il cardinale Matteo Zuppi (foto), presidente della Cei, commenta così l’incidente mortale sul lavoro nel quale, lunedì, ha perso la vita Giuseppe Leanza, 30 anni, cadendo dal tetto di una ditta di Borgo Panigale.

"Ci deve interrogare tantissimo per capire come garantire la sicurezza per tutti – riflette Zuppi –. Di recente è stata sottolineata ancora la gravità della situazione e penso che la garanzia del lavoro per tutti, partendo dai più fragili, in realtà aumenta il livello di sicurezza per tutti quanti. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo tutti fragili, e cominciare dai disabili significa proteggere tutti noi".

L’Emilia-Romagna, ricorda il cardinale, "purtroppo è una delle regioni con il maggior numero di vittime sul lavoro, per tanti motivi. Ma ci vuole comunque più attenzione per proteggere tutti. Avere attenzione per i più fragili aiuta anche a migliorare la qualità del lavoro per tutti".

Prendendo la parola in apertura di un convegno dell’Opimm (Opera dell’Immacolata onlus), l’arcivescovo ammonisce: "I diritti restano diritti, non sono piaceri. Non devono diventare optional o mancette offerte per sentirsi migliori. Su questo c’è ancora molto da fare".

Secondo Zuppi, del resto, "la dignità va insieme col lavoro e quando non c’è il lavoro manca la dignità. Questo ci preoccupa molto, specie per i disabili. Ma in qualche modo siamo tutti fragili. E quindi unire lavoro e dignità, a partire da loro, significa garantirlo per tutti. Se si cominciano ad avere dei vuoti, diventa pericoloso".

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