
Le minoranze dopo il Consiglio attaccano la Regione: "Radiologia aperta h24? Falso". E nasce il comitato ’Salviamo il Pronto soccorso’
"L’ospedale Dossetti di Bazzano, la Regione Emilia-Romagna non lo voleva nemmeno. Voleva chiudere il vecchio ospedale e basta. All’inizio degli anni ’80 del secolo scorso lo realizzammo con un appalto concorso. E con una trasformazione urbanistica del vecchio ospedale, aiutammo l’Azienda usl di allora a trovare le risorse necessarie per costruire il nuovo ospedale". La rivelazione viene da Andrea Lolli, sindaco di Bazzano dal 1980 al 1985, appena nominato presidente del comitato Salviamo il Pronto soccorso di Bazzano. Avrà per vice presidenti Pina Alaimo di Castello di Serravalle e Roberto Labanti di Crespellano. "Era nell’aria la costituzione del comitato – rivela Simone Rimondi, consigliere comunale di Civicamente Samoggia –, ma è diventato indispensabile dargli forma dopo il Consiglio comunale di giovedì sera in piazza a Bazzano e alla luce delle 12mila firme (10mila online, 2mila sotto i gazebo) raccolte in difesa del Pronto soccorso".
Dopo due mandati (1985-1995) da assessore all’Ambiente della Provincia di Bologna, Andrea Lolli si era ritirato dalla politica e si è occupato di amministrazione straordinaria delle aziende in crisi. "In questa querelle sul Pronto soccorso – sottolinea – non si capisce cosa vuole la Regione. È importante, invece, ascoltare il malessere dei cittadini e limitare i danni". "Giovedì sera – ha ricordato Rimondi – abbiamo assistito a un film giallo ma con un morto (il Pronto soccorso di Bazzano) che non si trovava. Sorvoliamo poi su alcune inesattezze pronunziate dall’assessore regionale alla Sanità. Ha detto che la radiologia non sarà toccata e che è attiva 24 ore su 24. Falso. È attiva solo fino alle ore 24".
Scatenate anche le altre forze di minoranza. "Quella di Bazzano – ha precisato Gabriele Ottomaniello, Fratelli d’Italia – non è una struttura periferica o marginale. Se viene ridotta la sua efficienza ci saranno problemi sulle strutture di Bologna e Modena". E Luigi Gandolfi, candidato sindaco per il centrodestra, ha aggiunto: "La Regione usa le parole (rimodulazione del Pronto soccorso, ndr) come una neolingua per dissimulare la realtà. Mentre il Comune di Valsamoggia, timido e titubante, fa il vaso di coccio fra vasi di ferro e il Pd continua nella sua funzione di controllore del consenso sociale e custode dell’egemonia politica del territorio".
Nicodemo Mele