
L'ambulanza donata all'Ospedale Maggiore dalla dottoressa Maria Grazia Amato, che nel lascito testamentario ha incluso anche due appartamenti per l'accoglienza delle vittime di violenza
Bologna, 8 aprile 2025 – Il suono delle sirene, il 118 che sfreccia veloce per arrivare a destinazione e prestare soccorso immediato. Così il ricordo della dottoressa Maria Grazia Amato, anestesista e rianimatrice deceduta nel 2022, resterà indelebile grazie al lascito che ha permesso all’Ospedale Maggiore di munirsi di una nuova ambulanza dal valore di 125mila euro, oltre agli altri 500mila destinati all’accoglienza e umanizzazione del Pronto Soccorso.
Dotata delle più avanzate tecnologie per il monitoraggio e la cura di pazienti critici, la nuova ambulanza vede un allestimento dinamico e sistemi di bloccaggio rapidi, oltre alla sanificazione a plasma a freddo – ossia quando il mezzo è in ‘stand by’ –, e a una climatizzazione a pressione negativa. A inaugurare il nuovo mezzo anche il sindaco Matteo Lepore che non ha mancato dal ringraziare gli amici e i familiari presenti: ''Questa donazione fa una grande differenza'', ha espresso.
Una vita dedicata agli altri
La dottoressa Maria Grazia Amato ha dedicato tutta la sua vita al soccorso e al sostegno di persone malate o tossicodipendenti sempre in maniera gratuita e, spesso, fuori dall’orario di servizio. Per Mimma, come la chiamavano gli amici, l’inclusività e il sostegno di tutti e tutte, a prescindere da genere o provenienza, era fondamentale. Così Vittorio Monti ricorda l’amica di una vita. ''L’unica cosa che chiedo adesso – interpella Monti rivolgendosi al sindaco – è che si possa semplificare la procedura per la beneficenza. I procedimenti burocratici per sostenere attivamente la sanità pubblica sono troppo lunghi e complessi''.
Monti, essendosi occupato della gestione del lascito e avendo impiegato non poche difficoltà, porta all’attenzione anche due ulteriori appartamenti, (uno lasciato al Comune di Bologna, l’altro al Comune di San Vito in Cadore) che il testamento della dottoressa Amanto ha destinato a donne e minori vittime di violenza e non ancora attivi.
Più case per gli infermieri, Lepore guarda all’Europa
A tal proposito e vista la crisi e la mancanza degli spazi abitativi che negli ultimi giorni, oltre studentesse e lavoratori, ha interessato anche infermieri e infermiere impiegati nel pubblico, non tarda ad arrivare una risposta da parte sindaco Matteo Lepore: ''Bruxelles ha messo a disposizione delle risorse, essendo poi la gestione una scelta dei singoli Stati si cercherà di provvedere al più presto all’incremento di nuovi spazi da destinare''. In attesa che l’ambulanza entri in azione, tra le crisi generali che interessano la città, la partecipazione all’economia pubblica delle persone più abbienti o i gesti di altruismo, come quello della dottoressa Amato, sono un contributo fondamentale.