"Superbonus 110%: a Bologna sospesa la norma che lo blocca"

Il Comune rivede il Regolamento edilizio. L’assessore Orioli: "Mettiamo in pausa l’articolo 28 per tutta la durata dell’incentivo del governo"

Valentina Orioli, architetto, è assessore comunale all'urbanistica e all'ambiente

Valentina Orioli, architetto, è assessore comunale all'urbanistica e all'ambiente

Bologna, 27 gennaio 2021 - Via libera, anche sotto le Due Torri, al Superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio. Valentina Orioli, assessore all’urbanistica, ha comunicato ieri ad associazioni e ordini professionali la decisione del Comune: ‘congelare’ – fino a giugno 2022, scadenza dell’incentivo del governo – l’articolo del nuovo Regolamento edilizio che rendeva quasi impossibile, per i bolognesi, approfittare della maxi detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Il Comune prescriveva infatti il raggiungimento di classi energetiche A1 o A3, mentre a livello nazionale si prevede solo il miglioramento generico di due classi.

Assessore Orioli, vi eravate sbagliati? "Nessun errore. Stabilire nel nuovo Regolamento edilizio determinati requisiti energetici è stata una scelta consapevole. Molto sfidante".

Così, però, si impediva ai cittadini di usufruire di detrazioni importanti. "Non abbiamo mai inteso impedirlo. Nell’articolo del Regolamento edilizio c’era già la clausola che prevedeva interventi meno performanti dal punto di vista energetico. Ci siamo però resi conto che, senza una modifica, si sarebbe creata una serie di problemi interpretativi difficili da risolvere".

Che soluzione avete trovato? "Mettiamo in pausa parti dell’articolo 28 del nuovo Regolamento edilizio, per tutta la durata del Superbonus. Tutti gli interessati avranno così la possibilità di accedere alla detrazione".

Se la scadenza del Superbonus sarò prorogata? "Ci adegueremo".

Quanto tempo ci vuole per attuare il provvedimento? "Si tratta di un Regolamento, l’iter di modifica è semplice. Basta un unico passaggio in consiglio comunale".

Tradotto in giorni? "Una decina di giorni".

Come nasce il conflitto fra il Regolamento edilizio e l’intervento del governo? "Non dimentichiamo che parliamo di due provvedimenti molto diversi fra loro".

Può spiegare? "Il Regolamento edilizio è uno strumento ordinario, che fa riferimento a norme di qualità edilizia, e che deve orientare le politiche del Comune. Il Superbonus è invece uno strumento fiscale di carattere straordinario. Anche i tempi sono molto diversi: il primo deve durare almeno dieci anni, il secondo ha invece una durata molto breve. Si tratta, in altre parole, di due strumenti difficilmente compatibili in tutto".

Dal punto di vista energetico, con il nuovo Regolamento lei parla di una ‘scelta molto sfidante’. Che cosa intende? "Vogliamo traguardare gli obiettivi fissati dal green deal europeo e dal Piano clima della Regione: neutralità carbonica entro il 2050. Anzi, è meglio se ci arriviamo nel 2040".

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