Superbonus Meraviglia. Occhi in su con Massa

Oggi a Bologna, un intervento pubblico promosso da Gallleriapiù e Parsec, con l'opera del vignettista Edo Massa, invita a riflettere sull'accessibilità degli spazi culturali. Un banner di 7x7 metri raffigurante la Venere del Botticelli sostituisce la parola "open" con "closed".

Superbonus Meraviglia. Occhi in su con Massa

Superbonus Meraviglia. Occhi in su con Massa

A partire da oggi camminare in via del Porto a Bologna non sarà come prima, perché alzando gli occhi verso il cielo si potrà ammirare un banner speciale. Non ha nulla a che vedere con la réclame di un profumo o di una marca di abbigliamento, perché si tratta di un intervento pubblico a opera del vignettista brianzolo Edo Massa, promosso da Gallleriapiù e da Parsec. La galleria e lo spazio d’arte si trovano al piano terra di via del Porto 48, ma a giugno il palazzo è stato ricoperto da ponteggi finalizzati alla ristrutturazione della facciata, sfruttando il bonus. Se da una parte il cantiere porterà ad una valorizzazione dell’edificio, dall’altra sta creando disagi alle due realtà, primo tra tutti la chiusura delle vetrine al pubblico. Da qui l’esigenza di attirare l’attenzione e di proporre una riflessione sull’accessibilità degli spazi culturali. Il progetto intitolato Superbonus Meraviglia s’inaugura oggi alle 18,30 in via del Porto 48. Sui ponteggi del palazzo verrà montato un banner di 7 metri per 7, su cui è raffigurato il volto della Venere del Botticelli con la scritta Open to Meraviglia, laddove il termine ‘open’ sarà sbarrato e sostituito con ‘closed’. Massa ha spiegato: "Ho scelto di riferirmi alla campagna promossa dal Ministero del Turismo per ironizzare a proposito della meraviglia di questo paese e in particolare su quella proposta da Gallleriapiù e da Parsec per mezzo della loro programmazione espositiva. Una meraviglia che c’è, ma che è nascosta. Basta saperla comunicare bene". Il vignettista conclude affermando che l’obiettivo del progetto è "capire quali sono le barriere invisibili che rendono difficile transitare negli spazi artistici".

Manuela Valentini