
Attività nella centrale di Camugnano
Continuano le attività per svuotare e soprattutto rendere agibile all’Autorità giudiziaria e a tutto il personale necessario la centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi di Camugnano, sulle sponde del lago di Suviana. È passato quasi un anno dalla tragica esplosione che costò la vita a sette lavoratori impegnati in un’attività di collaudo nei piani sotterranei dell’impianto; altri cinque loro colleghi rimasero feriti. Da allora, la centrale è allagata, anche se via via si sta procedendo a svuotarla. Attualmente si è arrivati al piano -5 (l’esplosione avvenne tra il -8 e il -10).
Questa settimana, intanto, si sono concluse le operazioni di installazione di sensori, illuminazione ambienti e bonifica dei piani svuotati da parte di Enel stessa, su richiesta degli enti competenti: ogni attività ’extra’ rispetto allo svuotamento della centrale tramite un tecnologico e apposito impianto modulare, infatti, è eseguita dalla società su indicazione dei soggetti competenti ciascuno per la rispettiva materia.
Dal 14 febbraio scorso, in particolare, sono stati attivati i sensori per monitorare la qualità e la salubrità dell’aria all’interno degli ambienti allagati: i risultati, consegnati pochi giorni fa ad Arpae, vigili del fuoco, carabinieri, Ausl, Procura e Regione, non farebbero emergere alcuna criticità nei parametri di qualità dell’aria. Dunque, via libera: appena lo riterranno, i vigili del fuoco potranno immergersi nella centrale fino al piano -6, per prelevare uno strumento rimasto sott’acqua fino a ora (e che non poteva essere estratto prima per evitarne l’ossidazione) fondamentale per l’inchiesta in corso.
Poi, i lavori di svuotamento ricominceranno a pieno regime – finora erano proseguiti solo per mantenere il livello dell’acqua all’interno dell’impianto al piano previsto, il -5 appunto – e nel giro di pochi mesi, forse addirittura meno di un paio, la centrale potrebbe essere finalmente svuotata. E gli inquirenti, in primis il pool di ’super consulenti’ tecnici della Procura, potrà procedere con l’attesissimo sopralluogo, chiave per dare una svolta alle indagini in corso e per tentare di fare luce su cosa accadde davvero quel tragico 9 aprile 2024. Attualmente infatti il pm Flavio Lazzarini ha aperto un fascicolo per disastro, omicidio e lesioni colposi, ancora contro ignoti.
f. o.