
Si fa il conto nel bolognese delle opere che possono saltare dopo i tagli che i sindaci imputano al ministro...
Si fa il conto nel bolognese delle opere che possono saltare dopo i tagli che i sindaci imputano al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in particolare, tra legge di bilancio e Milleproroghe. "Tanto per capirci – avverte in un post il sindaco di Zola Predosa, Davide Dall’Omo, con delega alle Infrastrutture della viabilità e manutenzione strade della Città Metropolitana – interventi come ripavimentazioni di tratti della SP83 e SP255 (San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata), SP26 (Bologna, Zola Predosa), SP27 e SP70 (Valsamoggia), SP30 e SP51 (Castel Guelfo, Imola), SP5 (Molinella), SP56 (Dozza), SP44 (Bentivoglio, San Giorgio di Piano) e SP64 (Alto Reno Terme), ad esempio, dovessero confermare il taglio dei fondi, difficilmente riusciremo a realizzarli quest’anno come invece si era lavorato per fare. E del domani – rincara il sindaco – nessuna certezza. Ecco perché la preoccupazione è tanta". Senza dimenticare che "la Città metropolitana ha già anticipato quasi 13 milioni per far fronte alle emergenze dovute alle alluvioni (ripristino strade e viabilità) che, ancora, non sono state restituite" da fondi statali. In questo clima ieri in Regione i gruppi assembleari di maggioranza (Pd, Avs, M5s e Civici con de Pascale) danno appuntamento per una conferenza stampa lunedì alle 12 in Assemblea legislativa per presentare una risoluzione di protesta "contro i pesanti tagli operati dal governo, che penalizzano gravemente le Province e la Città Metropolitana, con gravi ripercussioni sulla manutenzione stradale e, quindi, la sicurezza dei cittadini e delle cittadine emiliano-romagnoli".