Talevi: "Da Mozart a oggi, nulla è cambiato"

Il regista firma la nuova produzione delle ’Nozze di Figaro’ da stasera al Comunale Nouveau: "È la lotta eterna tra potenti e poveri"

Talevi: "Da Mozart a oggi, nulla è cambiato"

Talevi: "Da Mozart a oggi, nulla è cambiato"

di Marco Beghelli

Il maltempo non ferma l’opera. È infatti programmato per questa sera il debutto di una nuova produzione operistica del Teatro Comunale (ore 20, al Comunale Nouveau): in scena, ’Le nozze di Figaro’ di Wolfgang Amadeus Mozart, caposaldo assoluto del teatro di tutti i tempi. La precedente produzione bolognese, firmata nel 2012 da Michele Mariotti e Mario Martone, s’impose come una delle realizzazioni operistiche più alte nella storia recente del Comunale, cresciuta nel rispetto assoluto della drammaturgia originale e di ogni dettaglio musicale.

Questa nuova produzione (prima tappa dell’intera trilogia mozartiana su testo di Lorenzo Da Ponte, prevista nell’arco di un triennio) è affidata al regista italo-sudafricano Alessandro Talevi, già ideatore lo scorso dicembre di una ’Traviata’ all’Europauditorium che coniugava la contemporaneità di Verdi con quella del pubblico odierno. Lo stesso annuncia di fare nel suo nuovo spettacolo, inteso a portare in primo piano la disuguaglianza sociale e i desideri umani: "Sono rimasto colpito – dice Talevi – da quanto poco sia cambiato il mondo fra il tempo di Mozart e quello presente, per quanto riguarda gli uomini ricchi e potenti che cercano di sfruttare le classi più deboli della società. Se è vero che il ‘droit du seigneur’ al centro di questo testo non esiste più nella forma settecentesca del padrone che sulle giovani a lui asservite s’arrogava il diritto della prima notte di nozze, coumque il divario fra i super ricchi e i poveri non è mai stato così ampio come oggi. La natura, apparentemente eterna, della lotta del povero diavolo contro il signore supremo, la sua rinascita in ogni nuova generazione e il suo rispecchiarsi nella trama delle ’Nozze di Figaro’ – prosegue il regista – mi hanno inoltre fatto riflettere su quanto poco sia cambiato dal XVIII secolo per quanto riguarda le ambizioni, le bramosie e le passioni umane".

Da cui un’ambientazione della vicenda che gioca fra il passato e la contemporaneità. Sul podio il direttore belga Martijn Dendievel, giovane artista cui il Comunale sta dando piena fiducia, dopo le ottime prove nelle due passate stagioni sinfoniche, affidandogli quest’anno oltre a un titolo operistico anche due concerti (il 27 maggio e il 28 settembre): grande è dunque l’attesa per la sua concertazione del capolavoro mozartiano.

Doppio cast vocale a sua disposizione, secondo consuetudine, e praticamente tutto italiano, come si addice a una commedia per musica in cui la recitazione della parola gioca un ruolo determinante: si alterneranno dunque Davide Giangregorio e Roberto Lorenzi (Figaro), Eleonora Bellocci e Tetiana Zhuravel (Susanna), Vito Priante e Vincenzo Nizzardo (Il Conte d’Almaviva), Mariangela Sicilia e Maria Novella Malfatti (La Contessa d’Almaviva), Cecilia Molinari e Chiara Tirotta (Cherubino). Tutte le recite sono precedute – circa 45 minuti prima – da una breve presentazione nel Foyer del Comunale Nouveau.

Repliche il 19 e 20 (ore 18), domenica 21 (ore 16) e il 23 maggio (ore 20).

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