Bologna, Tanari occupato: danni per oltre 12mila euro

Dopo il blitz nell’istituto da parte del Cua tra l’11 e 13 aprile. La dirigente: "Puro vandalismo, denuncio". E al Copernico via all’autogestione

L’Iis Manfredi Tanari è stato occupato dalle 8 di lunedì 11 alle 16,50 di mercoledì 13

L’Iis Manfredi Tanari è stato occupato dalle 8 di lunedì 11 alle 16,50 di mercoledì 13

Bologna, 27 aprile 2022 - Neanche i palloni e le racchette da badmington sono state risparmiate dalla ‘furia distruttrice’ del "sedicente collettivo studentesco" (il Cua, ndr ), parole della preside Angelica Bignami, che ha occupato l’Iis Manfredi Tanari dalle 8 di lunedì 11 alle 16,50 di mercoledì 13 aprile. Una furia che ha provocato danni per 12.485,38 euro cui "andranno aggiunti i costi di tutti gli interventi ancora in corso per il ripristino delle condizioni di sicurezza"", precisa la preside nella lunga ‘comunicazione danni post-occupazione’ a studenti e genitori. Questo mentre il liceo Copernico ha cominciato l’autogestione che durerà fino a venerdì e i gli studenti del liceo Fermi hanno aperto un crowdfunding per raccogliere i soldi per ripagare i circa tremila euro di danni durante l’occupazione.

Sette i punti stra-dettagliati, corredati dalla quantificazione in euro dei danni, della comunicazione della preside del Manfredi Tanari. Si comincia con i 2.318 euro per "la sporcizia e i rifiuti", quali "bottiglie di vetro e lattine prevalentemente di bevande alcoliche, consumo di sigarette (mozziconi al suolo), sacchi di spazzatura abbandonati" contenenti "contenitori vuoti, carta, misti ad altri rifiuti tra cui deiezioni animali". Ed ancora "la pavimentazione della palestra unta e appiccicosa da versamenti di sostanze presumibilmente alcoliche", gli adesivi appiccicati ovunque e "l’imbrattamento con bombolette" all’esterno.

Seimila euro, come "preventivo per la sostituzione delle due porte Rei", ovvero tagliafuoco. Somma da integrarsi all’"intervento straordinario di sostituzione e ripristino da quantificare". Obiettivo ripristinare "la protezione antincendio di tutto l’edificio": dalla verifica di ogni estintore alla sostituzione degli otto mancanti o dei cinque da ricaricare fino alla sistemazione dei 35 rimossi. Ancora da quantificare, si aspetta la Città metropolitana, i danneggiamenti a infissi e serramenti. Addirittura "sono visibili i danni (bruciature) della grata proteggi luce e di parte del manto della palestra".

Poche righe per il "distributore Snack & Bevande fredde": 400 euro. In palestra i 2.332,05 euro sono causati da materiale "mancante e/o danneggiato" come il "materasso salto in alto usato tagliato e bruciato". Ultime due voci: l’aula di sostegno (200 euro) e il materiale informatico con i 1.050 euro provocati da pc rotti, "numerose webcam mancanti" o dalla "lavagna Lim imbrattata con pennarelli indelebili". Infine una riflessione della preside: "L’occupazione non è stata autorizzata, nè può essere autorizzata ed è un atto illegale; per questo motivo ho sporto denuncia" e "denunciato alcune persone coinvolte". Il Consiglio di Istituto, "si riserva di deliberare in merito al recupero dei danni che graveranno sul bilancio". Per questo invita famiglie e studenti "a prendere piena coscienza dell’accaduto, purtroppo, ancora da molti, minimizzato e sottovalutato. Alcuni studenti riconoscono nell’occupazione solo un’esperienza trasgressiva, senza comprenderne il significato profondamente illegale e vandalico". Gli atti di "puro vandalismo, richiedono l’assunzione di piena responsabilità, nelle sedi opportune", di tutti gli studenti.

 

 

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