ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Tangenziale invasa: "Protesta eccessiva. Ma no a ricadute penali"

L’opinione dei bolognesi sul corteo dei metalmeccanici e sul ‘blocco stradale’: "Il ‘decreto sicurezza’ rischia di cancellare il diritto di manifestare: è sbagliato. Basta una multa, anche se si potevano scegliere altre forme di mobilitazione".

L’opinione dei bolognesi sul corteo dei metalmeccanici e sul ‘blocco stradale’: "Il ‘decreto sicurezza’ rischia di cancellare il diritto di manifestare: è sbagliato. Basta una multa, anche se si potevano scegliere altre forme di mobilitazione".

L’opinione dei bolognesi sul corteo dei metalmeccanici e sul ‘blocco stradale’: "Il ‘decreto sicurezza’ rischia di cancellare il diritto di manifestare: è sbagliato. Basta una multa, anche se si potevano scegliere altre forme di mobilitazione".

Bologna, 22 giugno 2025 – Diecimila operai metalmeccanici hanno scioperato invadendo la tangenziale per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Un’azione che, alla luce dell’entrata in vigore del nuovo ‘decreto Sicurezza’, rischia di avere implicazioni legali per i manifestanti: dal 10 giugno, infatti, ciò che fino a pochi giorni prima era un illecito amministrativo è diventato reato. La manifestazione, autorizzata con un percorso concordato con le autorità, non prevedeva l’accesso alla tangenziale, che invece è stata occupata. La Questura, parlando di "doveroso adempimento", ha fatto sapere che segnalerà alla Procura l’ingresso non autorizzato dei lavoratori, facendo esplodere il dibattito politico, sia a livello locale che nazionale, tra chi difende il diritto costituzionale allo sciopero e chi ritiene necessario attenersi alla nuova normativa. Abbiamo chiesto ai cittadini bolognesi un’opinione su quanto accaduto e – anche tra chi considera eccessivo il blocco della tangenziale– nessuno degli intervistati si è dichiarato favorevole alle denunce penali.

Molti, anzi, parlano di attacco alla libertà di manifestare. Alessandro Busignani, per esempio, osserva: "È giusto che per una questione di ordine pubblico ci siano dei divieti: bloccare una tangenziale comporta diversi disagi per tutta la cittadinanza. Però prenderei provvedimenti più leggeri, come una multa, senza che rimanga sulla fedina penale". Della stessa opinione è Matteo Garani: "Sicuramente è una situazione molto complicata. Da un lato i metalmeccanici stavano manifestando per i propri diritti, ma arrivare a bloccare una strada così importante, vista anche la complessità della viabilità di Bologna, mi sembra eccessiva come forma di protesta. Allo stesso modo, però, credo sia esagerato arrivare a conseguenze legali".

Fabio Gamberoni sottolinea: "È giusto protestare e far valere i propri diritti, ma così sono stati messi in difficoltà altri lavoratori, bloccati nel traffico. Tanti altri, invece, vedono nel decreto Sicurezza una minaccia concreta al diritto di manifestazione.

Tabata Spanò, studentessa di giurisprudenza, non ha dubbi: "Avendo studiato diritto costituzionale, so che il diritto di manifestare è riconosciuto dalla Costituzione. Credo che il decreto Sicurezza sia troppo restrittivo: i reati introdotti e soprattutto le aggravanti previste sono eccessive. Non credo che le persone che sono entrate in tangenziale debbano essere punite per aver esercitato uno dei loro diritti costituzionali".

Anche Marcello Lanzi è dello stesso avviso: "Penso che questo decreto abbia implicazioni preoccupanti, è una distopia".

Sulla stessa linea Davide Fava: "Inaccettabile che una persona che difende il proprio posto di lavoro possa essere denunciata. Dove sono finiti i diritti?".

Cristiana Poli aggiunge: "Sono contraria all’ipotesi delle denunce legate al decreto: se c’è uno sciopero, è giusto che ci sia".

E Michela Mucignat conclude: "Credo sia un po’ eccessivo il Decreto Sicurezza Meloni". Giuseppe Calcagnile mette in luce un altro tema: "Non credo che la manifestazione sia stata una ‘sfida’ al decreto, è in vigore da troppo poco tempo. Penso che bisognerebbe passarci sopra, e magari, prima di ritrovarsi in una situazione simile, analizzare bene tutti i punti del decreto".

Abbiamo ascoltato anche la voce di due lavoratori metalmeccanici, che però non erano presenti al corteo. Stefano Beletti, tornitore, dice: "Non ho partecipato allo sciopero, ma sono d’accordo con i miei colleghi: devono rinnovare i contratti, e penso sia giusto protestare in maniera civile". Mauro Marziali afferma : "Io sono metalmeccanico, non ero al corteo, ma sono assolutamente contrario al decreto: è molto ambiguo. È un diritto dei lavoratori manifestare quando le cose non vanno bene. E non stanno andando bene: siamo con i contratti bloccati da troppo tempo".