"Tante opportunità È una città per i turisti"

Le voci di chi trascorre qui la festa dell’estate. Lunghe code per entrare a San Petronio

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di Giorgia De Cupertinis

Soltanto qualche giorno fa, Cesare Cremonini ha voluto ricordare, attraverso un video girato tra le strade di Bologna, come questo sia "il mese più bello" da trascorrere nella città felsinea. Una teoria condivisa, forse non all’unanimità, ma certamente da tutti coloro che anche a ridosso del 15 agosto hanno deciso di non abbandonare le Due Torri. E godersi, così, il proprio angolo nel mondo anche durante il giorno più atteso dell’estate. Forse perché "non c’è cartolina migliore di quella che ritrae San Petronio – scherzano due amici al bar – o forse perché, ovunque si vada, nessun posto è come casa propria". Ne sono convinti anche Piero Collina e Roberto Corti, mentre sorseggiano un caffè ammirando piazza Maggiore: "C’è una città più bella in cui trascorrere il Ferragosto? – domandano –. Questa è l’occasione perfetta per scoprire luoghi magici e nascosti, così come ci auguriamo possano fare anche i turisti. L’arte non si ferma nemmeno d’estate".

Anche Giuseppe Calcagnile stringe forte le sue radici felsinee. "Per me, il 15 agosto è una giornata da passare a Villa Revedin – consiglia – e non ho dubbi su questo. Si tratta di un angolo dove la magia riesce a trascinare chiunque ci si rechi e che, proprio in questa data, brilla di una luce differente. Un’esperienza da fare, insomma, ma soprattutto da consigliare a chi non è nato qui". Nel week-end che precede la fatidica data, infatti, a confondersi con i bolognesi rimasti all’ombra dei portici sono tanti, tantissimi turisti. Ai ’quattro cantoni’, per esempio, ci si scambia messaggi in ogni lingua del mondo, dallo spagnolo, al tedesco fino al francese e l’americano. E poi si fa sosta al bar, o dentro ai negozi, ma sempre con la cartina a portata di mano: Ferragosto è una giornata di festa, ma anche "l’occasione per celebrare l’estate attraverso i musei, le chiese, le attrazioni". Perché se i turisti bussano alle porte della città, Bologna risponde e invita a entrare. Anche sotto il cocente sole di agosto. Anche, e soprattutto, nei giorni di festa. Con la determinazione di una città che intende riabbracciare, dopo due anni di pandemia, il primo vero Ferragosto "all’insegna dei vecchi tempi".

Così, lunghe file di visitatori si interessano all’offerta felsinea, come Andrea Marchesi, arrivato nel capoluogo emiliano da Bergamo in compagnia di amici. "Siamo in pieno agosto, ma a differenza di altre città ci siamo resi conto di come Bologna sia ricca di possibilità, negozi ancora aperti e attrazioni da visitare – precisa –, questo consente di diventare una prima scelta per i turisti, come noi, che la possono raggiungere con facilità". Dello stesso parere anche Giuseppe Somma e Gabriele Tasca: "Il caldo non manca – affermano – ma Bologna è la città dei portici, quindi un altro punto a suo favore. Le porte dei ristoranti sono sempre aperte e le persone, come nel nostro caso, ne approfittano per trascorrere più tempo in queste strade". Forse perché, in fondo, anche accogliere i clienti tra le propria mura è un modo per festeggiare l’estate. "Rispetto agli altri anni, c’è molto più giro – conferma Valentina Giardini, del negozio Cottage in via degli Orefici –. È chiaro che a ridosso di Ferragola clientela fissa, cioè i bolognesi, venga leggermente meno, ma i turisti sono moltissimi. Bologna, anche in piena estate, riesce a rappresentare un punto di riferimento per il commercio".

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